
Michele Rossini, odontoiatra e fondatore della società di consulenza Dentista21 Docente al master di secondo livello in Odontoiatria digitale dell’Università di Brescia Rossini è anche docente del master di secondo livello in Odontoiatria digitale dell’Università di Brescia e socio fondatore della società scientifica Sipro
PILLOLE DI ODONTOIATRIA DIGITALE
Esiste una scaletta che può guidare il percorso di accesso alle tecnologie digitali da parte dello studio.
Viene normalmente distinto un accesso di tipo formale, ossia quando c’è la disponibilità dello strumento digitale. Possiamo avere in mente di fare una scansione 3D della bocca del paziente, ma se lo scanner non esiste non esisterà nemmeno la possibilità di accedere a questo livello.
Una volta che la tecnologia è a disposizione, il secondo passo è l’accesso di tipo tecnologico, possibile solo dopo aver acquisito la tecnologia esistente. Significa che la tecnologia esiste e l’abbiamo acquisita nello studio.
Il terzo passo è l’accesso effettivo, ovvero non solo si possiede la tecnologia ma si è anche in grado di ottenere risultati e trarre benefici dal suo utilizzo.
L’ultimo step è rappresentato dall’accesso di tipo sociale, che tiene in considerazione l’impatto che la tecnologia adottata avrà sul sistema studio e sulla popolazione dei pazienti e se sarà in grado di migliorare l’erogazione e la fruizione del servizio per la salute.
Sempre nei confronti della tecnologia esiste anche una scaletta inerente alle competenze d’uso, che parte da quelle che sono le competenze operative necessarie per operare con un computer, uno scanner o in rete per passare poi alle competenze informazionali, utili per cercare, selezionare e processare informazioni tratte dal computer, dallo scanner, dalle macchine radiografiche o dalla rete.
Al livello più evoluto queste competenze saranno strategiche, in grado di aiutarci a raggiungere specifici obbiettivi e, in termini più generali, di migliorare la nostra erogazione del servizio al paziente.
Spesso si parla di tecnologia come se fosse un bottone da premere per ottenere tutti i benefici associati, ma purtroppo non è così. Abbiamo visto in precedenza come la digitalizzazione sia un processo e ora possiamo capire esattamente qual è il nostro personale punto di partenza all’interno di quel processo. Capire il punto di partenza è fondamentale per non fare scelte sbagliate e per poter misurare i progressi ottenuti.
Michele Rossini