Un piano di trattamento protesicamente guidato è il fattore chiave per una riabilitazione implantare di successo (1). Il restauro in area estetica con approccio totalmente digitale può essere gestito con elevata predicibilità, riducendo i tempi operativi e l’invasività delle procedure (2). Oltre alla possibilità di ottenere un’estetica immediata in maniera lineare e precisa, il clinico ha un controllo completo e integrato sulle variabili protesiche, parodontali e chirurgiche che contraddistinguono il caso in esame fin dalle fasi di pianificazione (3, 4).
Caso clinico
Alessandra, una donna di 27 anni, si presenta alla nostra osservazione con agenesia del 2.2 e ritenzione del 6.2 non più esteticamente e funzionalmente adeguato (fig. 1). Si decide, in accordo con la paziente, di estrarre il deciduo e riabilitare il sito agenesico con una corona su impianto, previo provvisorio avvitato immediato.
La fase di pianificazione comincia con l’acquisizione dei dati: la paziente è sottoposta a scansione Cbct (Newtom Go) e a scansione ottica intraorale (Trios3 color, 3Shape). Le immagini radiologiche e il dato anatomico di superficie vengono importati nel software Implant Studio 3Shape che le sovrappone automaticamente rilevando i punti di repere anatomici comuni (superfici dentarie) (fig. 2). Il modello ottenuto contiene tutte le informazioni necessarie al planning protesico, parodontale e chirurgico del caso.
Primo step è la simulazione di estrazione del deciduo e la modellazione della corona protesica. In seguito possono essere stabiliti diametro, lunghezza e posizione tridimensionale della fixture (si può ottenere anche la mappa densitometrica dell’osso perimplantare) e l’emergenza del foro per la vite passante a livello della corona.
Viene successivamente disegnata sul modello di scansione modificato la dima per la chirurgia guidata che contiene da libreria le informazioni dimensionali della boccola relative all’impianto scelto. Alla dima possono essere aggiunte finestre di ispezione per verificare il fitting sull’arcata, barre di rinforzo ed etichette di riferimento.
Nel caso di una riabilitazione immediata, una funzione dedicata del modulo software Implant Studio permette di inserire un moncone avvitato e il relativo foro per la vite passante nella corona precedentemente disegnata: un adeguato profilo di emergenza gengivale può essere modellato accuratamente nel raccordo tra corona e link da incollaggio per il successivo condizionamento dei tessuti molli (fig. 3). Il file della corona è infine inviato al laboratorio, fresato in Pmma multistrato in modalità Cad-Cam e incollato sul moncone, per ottenere un provvisorio prechirurgico indicizzato.
La fase successiva è la chirurgia, che si articola in estrazione del deciduo, posizionamento della fixture implantare tramite dima chirurgica e set di frese dedicate, e avvitamento del provvisorio immediato, il tutto esattamente sovrapponibile ai parametri di pianificazione. La boccola della dima chirurgica contiene un indice di posizionamento che deve corrispondere a una scanalatura presente sul driver implantare perché l’esagono di ingaggio si trovi nella stessa posizione rotazionale del moncone da avvitare (fig. 4).
A due mesi dal posizionamento implantare, ottenuta la completa osteointegrazione e un adeguato condizionamento dei tessuti molli (fig. 6), viene rilevata l’impronta ottica con scan abutment per la realizzazione della corona definitiva. Il laboratorio, ricevuto il file di scansione, realizza una corona monolitica Cad-Cam in zirconia multistrato avvitata con link da incollaggio.
Il software 3Shape, grazie al modulo Patient Monitoring, permette anche il monitoraggio nel tempo della stabilità dei tessuti molli attraverso una specifica funzione.
Un protocollo totalmente digitale ha permesso l’ottimizzazione delle procedure cliniche e di laboratorio, la riduzione rilevante dei tempi operativi e la mininvasività chirurgica (in maniera provocatoria si potrebbe parlare di una implantologia non chirurgica), insieme all’immediatezza e alla predicibilità del risultato in un’area ad alta valenza estetica.
Bibliografia:
1. Joda T et al. Digital technology in fixed implant prosthodontics. Periodontology 2000. 2017. pp. 178–192.
2. Frascaria M, Casinelli M, Mauro S et al. Aesthetic rehabilitation in a young patient using a minimally invasive approach. A multidisciplinary case report. Eur J Paediatr Dent. 2016;17: 234–238.
3. Frascaria M, Casinelli M, Marzo G et al. Digital implant planning for a minimally invasive surgery approach: a case letter of a full-arch rehabilitation. J Oral Implantol. 2015;41: 205–208.
4. Frascaria M, Casinelli M, Marzo G et al. Protocollo digitale di chirurgia implantare guidata mininvasiva a carico immediato: presentazione di un caso clinico. Dental Cadmos. 2016. pp. 53–58.
Autori:
Massimo Frascaria, Libero professionista a Preturo (L’Aquila)
Matteo Casinelli, Libero professionista a Preturo (L’Aquila)

Massimo Frascaria
Libero professionista a Preturo (L'Aquila)