Sostituzione implantare e correzione di difetto di cresta Classe I di Seibert con lembo di Abrams
La paziente di 19 anni, si è presentata lamentando la continua scementazione di un Maryland Bridge che era stato applicato per l’agenesia del 22 (figg. 1-2). La prima fase del trattamento è stata dedicata alla terapia causale per l’eliminazione dell’infiammazione, a questa è seguita l’aggiustamento ortodontico degli spazi (fig. 3).
Alla rivalutazione, la cresta, in corrispondenza del sito implantare, (fig. 4) presenta un difetto di Classe I di Seibert, dal sondaggio si apprezza un volume osseo idoneo ad accogliere un impianto di diametro 3,4 e lunghezza 13 mm., la deformità è a carico dei soli tessuti molli nel loro aspetto vestibolo palatale. Si decide di inserire l’impianto e di eseguire contemporaneamente la correzione del difetto di cresta con un lembo peduncolato secondo la tecnica massa a punto da Abrams nel 1980, nota come “Roll Flap Tecnique”. Si scolpisce, quindi, il lembo peduncolato di tessuto connettivo dal versante palatino della zona edentula, prima dello scollamento,con una fresa diamantata a grana grossa, il lembo, è stato privato dell’epitelio di superficie. Sul versante vestibolare il connettivo è stato scollato a spessore parziale per creare una tasca all’interno della quale verrà invaginato il lembo peduncolato (fig. 5).
S’inserisce un impianto XIVE® di ø 3,4 e L. 13 mm, (figg. 6-7), si stabilizza il lembo con due punti di sutura (fig. 8). Si prescrive terapia antibiotica con Amoxicillina 1g.x 2 x 6 giorni, sciacqui con clorexidina allo 0,2% 3 volte al giorno x 1 minuto per 15 giorni. Dopo 10 giorni è stata rimossa la sutura e sostituto il moncone di guarigione con un provvisorio in resina, con carico non funzionale (fig. 9). Il provvisorio è stato modificato periodicamente per guidare la guarigione dei tessuti molli (figg. 10-12) il paziente è stato controllato settimanalmente per le prime 5 settimane, ogni 2 per i successivi 2 mesi. Alla fine di questa fase i tessuti appaiono stabili. (figg. 13-14) Per la finalizzazione del trattamento si aspettano ancora 4 settimane, durante le quali si da carico funzionale al provvisorio, si passa, quindi, alla protesizzazione definitiva con una corona in ceramica (fig. 15).

Angelo Cisternino
Libero professionista