Presentata durate l’ultima edizione di Ids a Colonia, Alya Cam di Faro rappresenta l’unione di due prodotti d’eccellenza come la lampada led dentale Alya e la telecamera EduCam, sviluppata dal pioniere della video tecnologia dentale Futudent.
Ideata appositamente da un team di dentisti per il settore odontoiatrico, la telecamera di Alya soddisfa le esigenze riscontrate dagli operatori durante la pratica lavorativa quotidiana. Posta all’interno della lampada operatoria, la telecamera digitale full hd è di facile installazione e non necessita di alcun hardware aggiuntivo. Inoltre il sistema è caratterizzato da un software nativo, compatibile con i principali sistemi operativi (Windows, Mac e Android), per gestione, trattamento e archiviazione di immagini e video.
Facilità di utilizzo, non invasività e comando a pedale che ne consente così l’utilizzo a mani libere caratterizzano la nuova lampada operatoria.
La perfetta complementarietà tra l’eccellente qualità della luce di Alya e l’ottima performance della telecamera rendono Alya Cam la lampada led dentale ideale per svolgere l’operato quotidiano in maniera precisa e nel massimo confort.
L’osservazione minuziosa di piccolissimi dettagli in un campo operatorio ristretto e caratterizzato da ombre sia naturali che strumentali è una delle principali necessità della pratica odontoiatrica. Un’ottima qualità della luce è allora fondamentale per svolgere al meglio la pratica odontoiatrica e con i suoi 50.000 Lux, 5.000 K e 97 CRI Alya permette di cogliere i minuscoli dettagli del campo operatorio con il minimo sforzo, garantendo una reale determinazione della colorazione.
Faro offre inoltre l’opportunità di rimanere sempre tecnologicamente aggiornati: grazie al sistema Plug&Play è possibile sostituire la telecamera in qualunque momento, senza inficiare sulla usability della lampada.
Caratterizzato da un campo di messa a fuoco più ampio e non ristretto a un solo punto, il focus manuale della telecamera EduCam, denominato “all in focus”, consentirà all’operatore di movimentare al minimo la lampada operatoria. Infatti non di rado le telecamere dotate di autofocus mettono a fuoco automaticamente un punto differente da quello desiderato del medico, portando quest’ultimo a movimentare la lampada fino al raggiungimento del fuoco sul punto d’interesse.
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