THE BEST OF EVIDENCE BASED DENTISTRY
Condizione clinica
Le lesioni cariose nei denti decidui che interessano la dentina, quindi già cavitate, sono spesso una situazione clinica difficile da gestire, principalmente a causa della piccola età del paziente. Un approccio convenzionale con strumenti rotanti può risultare particolarmente invasivo, mentre un approccio mininvasivo può arrestare la progressione della lesione cariosa.
Diverse sono le procedure cliniche che fanno capo alla Minimum Intervention Dentistry (Mid) e che possono essere messe in atto per evitare un approccio invasivo alla lesione cariosa cavitata nel dente deciduo del piccolo paziente.
La più semplice consiste nel trasformare la lesione cariosa cavitata, dalla morfologia irregolare, in una superficie più regolare (con l’impiego di escavatori a mano o delicati strumenti rotanti) e quindi renderla più facilmente detergibile. Una lesione cariosa cavitata con morfologia regolare e liscia, se detersa con un dentifricio al fluoro, ha infatti una minor tendenza alla progressione.
Tra le tante procedure mininvasive è da citare l’applicazione sulla lesione cariosa di una soluzione a base di argento diammina fluoro al 38% in grado di arrestare, come noto, la progressione del processo carioso in fase attiva.
Anche la ricopertura del dente deciduo colpito dalla lesione cariosa con una corona metallica preconfezionata (si parla di “hall technique”) fa parte di questo approccio, così come la rimozione selettiva del tessuto carioso. In quest’ultima situazione clinica il tessuto cariato infetto e rammollito viene completamente rimosso mentre è lasciato sul fondo della cavità il tessuto dentinale affetto da carie, con il fine principale di evitare l’esposizione pulpare, condizione che renderebbe molto più complicato – e traumatico per il piccolo paziente – il trattamento della lesione cariosa cavitata nel dente deciduo.
Conditio sine qua non per il successo della rimozione selettiva è l’ottenimento di tessuti periferici alla cavità (smalto periferico e pareti assiali della dentina cavitaria) sani e per nulla affetti dal processo carioso (sigillo periferico del restauro).
La tecnica Art (atraumatic restorative treatment), messa a punto dal professor Frencken JE, è una particolare forma di rimozione del tessuto dentinale cariato condotta interamente con escavatori a mano e che prevede il riempimento della cavità realizzata mediante un cemento vetro-ionomerico. Nella tecnica Art è previsto sia il raggiungimento di una dentina perfettamente sana, sia eventualmente l’applicazione dei principi della rimozione selettiva.
Entrambe queste tecniche prevedono, rispetto all’applicazione dell’argento diammina fluoro e alla “hall technique”, una certa invasività nel rimuovere la dentina cariata dalla cavità (escavatori a mano e strumenti rotanti per accedere alla cavità), ma possono essere considerate, a tutti gli effetti, delle procedure mininvasive proprio in considerazione della limitata invasività e percezione traumatica da parte del piccolo paziente.
Dati di evidenza scientifica
BaniHani e il suo gruppo hanno condotto una umbrella review (revisione di tutte le revisioni sistematiche presenti in letteratura sull’argomento) per valutare se l’odontoiatria mininvasiva sia un approccio efficace nel trattamento delle lesioni cariose in dentina dei denti decidui e quali procedure cliniche in particolare si rivelano efficaci.
Per formulare l’umbrella review sono state incluse 18 revisioni sistematiche, delle quali otto consideravano l’arresto del processo carioso in dentina mediante l’impiego dell’argento diammina fluoro, una il rivestimento del dente deciduo colpito dal processo carioso mediante corone metalliche preconfezionate, un lavoro considerava la rimozione selettiva e otto investigavano l’efficacia dell’applicazione della tecnica Art. Le revisioni sistematiche incluse nel lavoro erano state pubblicate tra il 2006 e il 2020.
I risultati dell’umbrella review hanno evidenziato che il trattamento delle lesioni cariose in dentina nei denti decidui con argento diammina fluoro al 38% mostra una significativa efficacia (p<.05) nell’arrestare la progressione della lesione cariosa e che l’applicazione per due volte all’anno sulla lesione cariosa appare più efficace rispetto alla singola applicazione.
La rimozione selettiva del tessuto cariato appare efficace in una percentuale compresa tra il 69 e il 77% nel ridurre il rischio di esposizione e complicanze pulpari rispetto al trattamento chirurgico convenzionale (strumenti rotanti) e non selettivo (raggiungimento della dentina perfettamente sana sul fondo della cavità).
Anche l’applicazione di corone metalliche preconfezionate appare efficace nel ridurre il disagio della seduta odontoiatrica per il piccolo paziente e per evitare ulteriori complicanze legate alla non protezione della lesione cariosa mediante una barriera.
Infine, la tecnica Art presenta un’alta percentuale di successo, soprattutto quando impiegata per trattare lesioni cariose coinvolgenti una singola superficie rispetto a più superfici.
Implicazioni cliniche
1) Gli approcci mininvasivi sono efficaci nel trattamento della lesione cariosa che interessa la dentina nel dente deciduo e sono meno traumatici per il piccolo paziente rispetto alle procedure restaurative convenzionali.
2) Tra le tecniche mininvasive, sono efficaci l’applicazione di argento diammina fluoro al 38%, la rimozione selettiva di tessuto cariato, l’applicazione delle corone metalliche preconfezionate e la tecnica Art, preferibilmente limitata alla singola superficie dentale.