Gli operatori sanitari che si occupano di salute orale sono quotidianamente esposti a microrganismi che dal cavo orale si diffondono nell’ambiente circostante.
Anche prima dell’emergenza Covid19, era ben noto che la cavità orale contiene una microflora composta da più di 480 gruppi batterici, alcuni dei quali ad alta concentrazione, e durante le patologie parodontali c’è chi ha rilevato oltre 10^8 colonie ogni mL. Ad amplificarne la diffusione ci sono gli strumenti rotanti ad alta velocità, come trapani o manipoli a ultrasuoni, che producono costantemente schizzi che possono viaggiare a una distanza di un metro e mezzo dal paziente e permanere fino a 30 minuti dopo la loro formazione. Così i microrganismi si possono trasmettere dai pazienti agli operatori.
Un’ulteriore complicazione, valida in particolare per le operatrici di sesso femminile, è data dal fatto che i cosmetici per le labbra, come il rossetto, e quelli per gli occhi, come il mascara, aderiscono alla pelle e la loro natura viscosa è in grado di trattenere i microrganismi aereodispersi, che possono così anche essere “trasportati” a casa dopo l’attività quotidiana in studio.
Il Journal of Occupational Health riporta uno studio, condotto in Sud Corea, che ha esaminato proprio la contaminazione batterica dei cosmetici per le labbra utilizzati dalle igieniste dentali durante il loro lavoro alla poltrona. Gli autori hanno intervistato 16 igieniste riguardo alle loro mansioni lavorative e alle abitudini associate alla cosmetica delle labbra; successivamente hanno analizzato i microrganismi attraverso campioni raccolti nei rossetti e nei lip gloss delle operatrici, facendo uso di saggi di Cfu (unità formanti colonie), reazioni a catena della polimerasi e sequenziamento del Dna per identificare quali e quanti microrganismi fossero presenti.
I risultati sono stati sorprendenti: l’81,3% dei campioni di cosmetici per labbra esaminati era contaminato, con Cfu batteriche che variavano da non rilevabili a innumerevoli. Molti campioni (il 43,8%) hanno superato i limiti microbici tipici della contaminazione, con valori quindi molto superiori rispetto a quelli riscontrati in cosmetici nuovi o utilizzati da donne addette ad altri lavori.
Lo studio ha però confermato il ruolo protettivo della mascherina: nelle igieniste che la avevano utilizzata regolarmente, solo un campione su sei aveva superato il limite microbico. Nessun campione prelevato da igieniste che avevano cambiato la mascherina quattro volte al giorno ha superato il limite microbico, rispetto al 33,3% rilevato nelle operatrici che avevano l’abitudine di cambiare la mascherina solo quando era bagnata. La maggior parte dei batteri isolati erano gram-positivi, anaerobici facoltativi, asporigeni e batteri patogeni opportunisti, e le specie più diffuse erano Staphylococcus aureus, Streptococcus salivarius e Staphylococcus epidermidis, speci diverse da quelle isolate da rossetti di donne addette ad altri lavori.
«I nostri risultati – hanno commentato i ricercatori sudcoreani – indicano che il personale odontoiatrico dovrebbe assumere abitudini di lavoro più attente, in particolare per quanto riguarda il controllo delle infezioni e l’uso dei cosmetici». «La contaminazione microbica al volto degli igienisti è cosa risaputa – conferma Livia Barenghi, biologa ed esperta di prevenzione infezione crociata in odontoiatria –, ma le conseguenze sono spesso sottovalutate. Ad esempio c’è la contaminazione delle lenti a contatto (2): spesso gli operatori preferiscono gli schermi fashion style, certamentecolorati, molto leggeri e aperti in alto e quindi meno protettivi di quelli conformi EN166. Tornando all’igiene personale, per noi donne c’è da fare particolare attenzione anche alle mani: unghia lunghe e smalto possono essere un altro veicolo di infezione (3)».
Renato Torlaschi
Giornalista Italian Dental Journal
Bibliografia:
1. Jung IH, Kim JH, et al. A pilot study of occupational exposure to pathogenic microorganisms through lip cosmetics among dental hygienists. J Occup Health. 2019;61(4):297–304.
2. Afzha R et al. Microbial contamination of contact lenses after scaling and root planing using ultrasonic scalers with and without protective eyewear: A clinical and microbiological study. J Indian Soc Periodontol. ,2016 ; 20(3): 273–278
3. Jeong J, Mun S, Yoo J, Noh H. Relationship between hand hygiene beliefs and nail hygiene behaviors among dental workers in South Korea. J Korean Soc Dent Hyg 2019;19(3):363-73.