Il carico immediato è una procedura, ideata e sviluppata in Italia tra la fine degli anni 50′ e gli anni 60′, in grado di portare a un incremento del BIC (Bone Implant Contact) (1).
Diverse tecniche sono state proposte per la riabilitazione a carico immediato, ma gli autori intendono esplorare la semplificazione di una procedura che vanta oltre 14 anni di evidenze cliniche e scientifiche e tassi di sopravvivenza superiori al 96% nel lungo termine: il “Flat One Bridge”, sviluppato dall’azienda Intra-lock International. La procedura prevede la creazione di una struttura entro 72 ore dalla procedura chirurgica (2). Gli impianti utilizzati hanno una superficie frattale nano-rugosa impregnata di fosfato di calcio (Ossean) in grado, secondo recenti studi (3), di modificare l’espressione genica cellulare e stimolare le cellule staminali a livello nanometrico, che in termini clinici si traduce in una guarigione ossea più veloce. Un ulteriore contributo è fornito dal design specificamente studiato per il carico immediato (3).
La peculiarità del Flat One Bridge è l’utilizzo di connettori Flat (piatti) avvitati agli impianti, che permettono una totale passivazione del manufatto risolvendo immediatamente e definitivamente gli eventuali disparallelismi implantari. La superficie piana degli abutment Flat One, accoppiandosi perfettamente agli abutment della struttura protesica, garantisce il carico su una piattaforma ampia e piatta. Tutto ciò fornisce un maggiore appoggio e scarico di forze rispetto al sistema convenzionale degli abutment, tipo MUA, fissati attraverso viti passanti. La passivazione della mesostruttura è considerata uno dei prerequisiti più significativi per il mantenimento dell’interfaccia osso-impianto. La struttura rigida previene i micro-movimenti e promuove la stabilità primaria e un’adeguata distribuzione delle forze occlusali.
La Intra-lock International ha recentemente semplificato la procedura Flat One Bridge introducendo gli impianti FlatTop, caratterizzati da un design one-piece che unisce la morfologia degli impianti Intra-lock all”abutment protesico Flat-One e una nuova metodica di saldobrasatura della mesostruttura (tecnica BG Bar). Il monoblocco degli impianti FlatTop elimina la possibilità di qualsiasi micro-movimento del pilastro e massimizza la forza complessiva. Gli impianti FlatTop permettono un posizionamento semplificato, riducendo i rischi di avvitamento dei connettori Flat sugli impianti, anche con scarsa stabilità iniziale. La connessione protesica FlatTop ha una tavola occlusale piatta, identica alla componente secondaria FlatOne; ciò consente il posizionamento passivo della sovrastruttura, anche in casi difficili quando gli impianti sono estremamente divergenti. La struttura BG Bar (Brazing Girder Bar) consente l’unione di due pilastri protesici esclusivamente mediante il materiale brasante, senza l’ausilio di preformati anatomici modellati e fusi. La travata BG Bar può avere una lunghezza che varia da mm a cm in base al manufatto protesico, da eseguire con un diametro variabile relativamente alle esigenze tecniche, solo ed esclusivamente con il materiale brasante. Il punto di rottura è di 450 N per mmq.
Caso clinico
La paziente di circa 60 anni, in trattamento con antiaggreganti orali e con diabete compensato con ipoglicemizzanti orali, era portatrice da diversi anni di protesi mobile inferiore, incongrua, che limitava la funzione masticatoria ed estetica. Lo studio del caso ha previsto la TC Cone Beam e la valutazione dei modelli di studio da cui si evinceva un’ampia zona di riassorbimento osseo nel terzo quadrante, distale al foro mentoniero.
La riabilitazione proposta alla paziente ha previsto il carico immediato full arch su impianti FlatTop Intra-Lock, con riabilitazione protesica attraverso tecnica BG Bar, saldobrasatura della mesostruttura e modellato estetico in composito.
Il protocollo chirurgico Flapless ha ridotto al minimo il trauma chirurgico, con conseguenti vantaggi per la paziente nella fase di riabilitazione protesica. La semplificazione del protocollo chirurgico attraverso gli impianti FlatTop e del protocollo protesico attraverso la tecnica BG Bar ha consentito la riabilitazione entro poche ore dall’intervento, rispettando il requisito imprescindibile dell’assoluta passività del manufatto protesico.
Bibliografia
1. Testori T et al. Immediate occlusal loading of Osseotite implants in the completely edentulous mandible. Int J Oral Maxillofac Implants. 2003 Jul-Aug;18(4):544-51.
2. Covani U et al. Immediate rehabilitation of completely edentulous jaws with fixed prostheses supported by implants placed into fresh extraction sockets and in healed sites: a 4-year clinical evaluation. Implant Dent. 2012 Aug;21(4):272-9.
3. Coelho PG et al. Nanometer-scale features on micrometer-scale surface texturing: a bone histological, gene expression, and nanomechanical study. Bone. 2014 Aug;65:25-32.
Autori
Giuseppe Benincasa, libero professionista a Battipaglia (SA)
Gerardo Cafaro, libero professionista a Quadrivio (SA)
Marco Bardelli, odontotecnico presso Officine Dentali di Arezzo
Si ringraziano gli odontotecnici Alessandro Morelli e Gianni Rossetti del laboratorio Officine Dentali di Arezzo per la collaborazione tecnica.

Giuseppe Benincasa
Giuseppe Benincasa, libero professionista a Battipaglia (SA)