THE BEST OF EVIDENCE BASED DENTISTRY
Condizione clinica
L’osservazione di bambini in età infantile (inferiore ai 7 anni) affetti da un elevato rischio di carie e che hanno dovuto già sottoporsi a interventi ambulatoriali importanti dettati dalle lesioni cariose – ad esempio estrazioni di denti decidui – è una condizione ancora riscontrabile, anche nei paesi occidentali.
Alcune revisioni della letteratura (Albradi S. et al.) hanno evidenziato che il 40% dei bambini che hanno subito l’estrazione dei primi molari da latte hanno dovuto subire, a distanza di qualche anno, anche l’estrazione dei primi molari permanenti.
Un ruolo chiave, in una situazione del genere, è sicuramente da attribuire ai genitori, in modo particolare all’attenzione che pongono nel seguire l’igiene orale dei propri figli, nell’evitare un’alimentazione ricca di zuccheri (intesi principalmente come aggiunti agli alimenti) e infine alle loro conoscenze in merito all’azione preventiva del fluoro nella comparsa delle lesioni cariose nella dentatura primaria e permanente.
Alcuni genitori, trattandosi di denti da latte che andranno incontro a permuta, sottovalutano il problema, senza però considerare altri aspetti importanti come il fatto che la flora batterica cariogena rimarrà la stessa anche con i denti permanenti, che saranno dunque sottoposti allo stesso rischio di sviluppare carie. Tale atteggiamento inoltre espone il piccolo a episodi di dolore per lesioni cariose penetranti e, nei casi estremi, all’esperienza traumatica dell’estrazione dentale.
Molti genitori sono perlopiù focalizzati sui tempi di permuta (quando compariranno i denti permanenti e se esistono ritardi sulla tempistica di eruzione dentale) e molti odontoiatri e pediatri assecondano questo comportamento, tranne quando le lesioni cariose richiedono necessariamente un intervento odontoiatrico, spesso invasivo (terapia canalare, estrazione).
Dati di evidenza scientifica
Un recente studio clinico multicentrico ha valutato l’impatto di un intervento educativo sui genitori. Alcuni centri odontoiatrici inglesi hanno proposto un colloquio di 30 minuti ai genitori dei bambini colpiti in maniera severa da patologica cariosa, durante il quale uno specialista in igiene orale forniva loro tutte le indicazioni per prevenire l’insorgenza di altre lesioni sui denti decidui del loro piccolo. Il colloquio si basava principalmente sulle corrette manovre di igiene orale domiciliare, sulle norme dietetiche (in particolare sul consumo di zuccheri, soprattutto prima di andare a letto) e sul ruolo preventivo del fluoro.
Una coorte di 241 bambini (5-7 anni) affetti da alto rischio carie e che avevano subito l’estrazione di almeno un dente deciduo sono stati selezionati da 12 centri odontoiatrici e suddivisi (mediante randomizzazione dei campioni) in un gruppo intervento (n = 119) dove i genitori si sottoponevano al colloquio. Un secondo gruppo controllo (n = 122) comprendeva genitori di bambini (della coorte iniziale) ai quali, nonostante l’elevato rischio carie dei loro figli, non sono state date istruzioni sull’igiene orale e sull’alimentazione ma solamente informazioni sui tempi di permuta dei denti decidui e consigliate visite periodiche e di routine dall’odontoiatra.
A distanza di due anni sia il gruppo intervento che il gruppo controllo sono stati richiamati al follow-up per una visita con un odontoiatra (in cieco) formato in cariologia che aveva il compito di valutare l’eventuale comparsa di nuove lesioni cariose rispetto al baseline iniziale.
Il drop-out è stato contenuto, difatti sono stati rivalutati 193 (80%) bambini su 241 inizialmente reclutati. Nel gruppo di controllo, il 62% presentava nuove lesioni cariose su denti che erano privi di lesione cariosa alla prima osservazione o addirittura non ancora erotti. Nel gruppo di intervento, solo il 44% dei soggetti presentava la comparsa di nuove lesioni cariose rispetto all’esame iniziale. Un dato che evidenzia una notevole e significativa – dal punto di vista statistico (p = 0.021) – riduzione dell’incidenza di nuove lesioni cariose.
Esprimendo i dati in termini percentuali (rischio relativo), la riduzione di incidenza di nuove lesioni cariose del gruppo di bambini i cui genitori avevano subito il training era pari al 29%.
Implicazioni cliniche
1) Un intervento nei confronti dei genitori di bambini ad alto rischio carie, con esperienze già vissute di dolore o di estrazione dentale, da parte di uno specialista in grado di formare i genitori sulle corrette manovre d’igiene orale domiciliare, sulle abitudini alimentari da tenere per i loro figli (zuccheri) e l’importanza dei dispositivi a base di fluoro è in grado di ridurre in maniera significativa, al controllo, la comparsa di nuove lesioni cariose ed evitare al piccolo ulteriori eventi traumatici come l’estrazione dentale.
2) Un simile approccio verso i bambini ad alto rischio carie (formazione dei genitori da parte di un trainer) appare semplice da organizzare, a basso costo e con un significativo effetto nella riduzione di comparsa di nuove lesioni cariose. È auspicabile l’organizzazione di programmi simili nei prossimi anni per migliorare la salute orale della popolazione pediatrica.