La paziente di 30 anni si presenta per risolvere il problema estetico legato a un marcato disallineamento frontale: contestualmente vuole affrontare il problema dell’assenza di alcuni denti causata dalle estrazioni di 16, 35 e 25 eccessivamente compromessi per un corretto recupero.
Lo studio ortodontico viene eseguito su record radiografici, fotografici e modelli in gesso per eeguire cefalometria e analisi dello spazio.
La notevole richiesta di spazio per l’allineamento e le caratteristiche scheletriche della paziente impongono di affrontare il caso come estrattivo, ma l’assenza di alcuni denti limita le possibilità di scelta dei denti da sacrificare.
Si decide di ricorrere all’estrazione per motivi ortodontici dell’elemento 34 e gestire poi gli ancoraggi in maniera asimmetrica per una corretta chiusura degli spazi. Il bandaggio sequenziale aiuta nel controllo della vestibolarizzazione degli incisivi, da evitare per i limiti scheletrici imposti dalla sottile sinfisi mentoniera. Viene utilizzata la tecnica straightwire con prescrizione MBT e una sequenza di archi tondi 014 e 016 NiTi SE per l’allineamento, di archi rettangolari 17×25 e 19×25 NiTi per il livellamento, e un arco 19×25 SS Posted per la chiusura degli spazi residui, meccaniche con elastici di II classe e controllo dei torque incisivi. L’obiettivo finale, oltre al raggiungimento di un corretto allineamento, è quello di una I classe canina. A livello molare viene ottenuta: a sinistra un rapporto di prima classe, a destra di terza. Si rende necessario a fine trattamento un molaggio della cuspide di stampo palatina del 15 per migliorare il rapporto con la fossa del molare antagonista.
La durata del trattamento è di 22 mesi. Al termine del trattamento attivo si lascia una contenzione fissa mediante splint nel settore anteriore e mobile superiore notturna. Il trattamento è reso più complesso dale estrazioni asimmetriche: il ricorso a miniviti avrebbe aiutato la gestione dell’ancoraggio, ma la gravidanza della paziente durante il trattamento ha sconsigliato il ricorso a tale metodica.

Stefano Gemelli
Odontoiatra spec. in ortodonzia - Libero professionista