Il caso clinico presentato riguarda un giovane paziente, di circa 27 anni, venuto da noi nel marzo del 2014 per risolvere le sue problematiche estetiche, in seguito a un vecchio trauma con conseguente: – frattura orizzontale al terzo incisale della corona dei due centrali superiori, con discromia della corona successiva a necrosi pulpare del centrale superiore di sinistra; – frattura dello spigolo distale del laterale superiore di sinistra; – frattura del bordo incisale del laterale inferiore di sinistra (figg. 1, 2, 3 e 4). All’esame clinico il paziente mostrava: – occlusione di classe I molare e canina; – esiti di trauma dentario a carico del gruppo incisivo superiore e inferiore di sinistra; – osteolisi del centrale superiore di sinistra; – assenza, per pregressa estrazione, del 26. La prolungata assenza del contatto occlusale anteriore, legata alla perdita di sostanza dei centrali superiori, ha favorito un movimento compensatorio a carico degli incisivi centrali inferiori (che risultano vestibolarizzati) e una lieve contrazione del diametro intercanino inferiore (figg. 5 e 6). In visione laterale risulta evidente la vestibolarizzazione degli incisivi centrali inferiori, in contatto testa a testa con i centrali superiori (fig. 5). La visione frontale evidenzia il mancato contatto dei canini per la riduzione del diametro intercanino all’arcata inferiore (fig. 6). Il piano di trattamento è costituito da due fasi. La prima prevede il recupero della funzione occlusale mediante trattamento ortodontico finalizzato al rimodellamento della forma di entrambe le arcate, tramite espansione del diametro intercanino inferiore, lingualizzazione dei due centrali inferiori e ripristino dell’overjet funzionale. Si procederà poi con il trattamento odontoiatrico finalizzato al recupero estetico e funzionale degli elementi dentari lesi, mediante endodonzia, conservativa e protesi in zirconia stratificata. Il trattamento ortodontico, della durata di circa sei mesi, consta nel bendaggio delle due arcate e nell’uso di archi a spessore progressivamente maggiore, allo scopo di ottenere l’allineamento dentale orizzontale e verticale. L’uso degli elastici intermascellari di terza classe favorisce l’espansione del diametro intercanino inferiore, contrasta la vestibolarizzazione degli incisivi inferiori e facilita la creazione di un overjet anteriore (fig. 7). A fine trattamento (dicembre 2014) risultano soddisfatti tutti gli obiettivi del trattamento: allineamento superiore e inferiore, contatto canino, lingualizzazione dei centrali inferiori, ripristino dell’overjet anteriore (figg. 8, 9 e 10). Solo a questo punto, con la realizzazione dei giusti parametri, siamo potuti intervenire con la Conservativa, Endodonzia e finalizzazione del caso, in zirconia stratificata dei due centrali superiori. (Ft 11-12-13-14-15-16-17)
Autori





Andrea Caporaso
Libero professionista a Montesarchio (Benevento)