La CBCT è una moderna metodologia che consente di riprodurre sezioni sottile e ricreare una riproduzione tridimensionale, offrendo un’immagine non distorta della dentatura che può essere utilizzata per raffigurare accuratamente sia denti visibili che nascosti, la radice del dente, l’orientamento e le strutture anomale che la convenzionale radiografia 2D non consente di analizzare.
Il seguente caso clinico evidenzia il ruolo della CBCT nella pianificazione del trattamento implantare per determinare lo spessore e la compattezza dell’osso. Si presenta alla nostra osservazione il paziente M. F., età 60 anni, di sesso femminile.
Viene eseguita una valutazione per il trattamento di un’area di edentulia a carico del mascellare superiore di destra, in corrispondenza degli elementi dentari 1.6, 1.5, 1.4 e 1.3.
Al fine di valutare l’inserimento di due impianti osseointegrati viene eseguita una CBCT small FOV.
Mediante la tecnologia CBCT, grazie alla possibilità di visualizzare piani corrispondenti a sezioni inclinate, si evidenzia la quantità di osso ricevente in caso di inclinazione della fixture in sede 1.3 (figg. 1-2-3).
La CBCT, rispetto ad un esame TC eseguito con i normali programmi dentascan, consente di valutare piani e sezioni diverse da quelle ortogonali alla scout view. Questa opzione, non disponibile in caso di sezioni radiali fisse, permette di misurare la quantità di osso ricevente in tutti quei casi in cui si desideri posizionare gli impianti in maniera inclinata, rispetto al piano occlusale o all’asse delle radici. Oltre ai vantaggi citati, la CBCT presenta costi biologici molto bassi, tempi di esecuzione rapidi e permette una diagnosi molto precisa.

Massimo Frosecchi
Docente di implantologia presso l’Università degli Studi di Chieti