Si presenta alla nostra osservazione una paziente di sesso femminile di anni 32 con anamnesi medica negativa, lamentando disturbi gengivali. L’anamnesi dentale evidenzia sanguinamento gengivale spontaneo e allo spazzolamento, in particolare all’arcata superiore in zona incisiva. La paziente inoltre riferisce che i genitori hanno perso i denti in età giovanile per parodontite.
Viene fatto un PSR (Periodontal Screening and Recording) per valutare in walking la presenza di eventuali sondaggi. Nel II sestante è presente un codice 4 per un sondaggio di 10 mm a carico del 21, per cui la paziente imbocca un percorso parodontale con foto, cartella dedicata e un charting radiografico (fig. 1). Il passo successivo è stata la motivazione all’igiene orale e l’igiene professionale fino a portare i livelli di placca e sanguinamento al di sotto del 20%, che è una soglia accettabile per una paziente in mantenimento.
Quando a ripetuti controlli la paziente si è stabilizzata entro questi valori, si è intervenuto chirurgicamente con il lembo di Takei: ribaltata la papilla palatalmente dopo averla incisa dal lato vestibolare, si raggiunge il difetto con minicurette e strumenti ultrasonici con inserti dedicati, decontaminando la superfice radicolare (figg. 2, 3 e 4). Quindi si condiziona quest’ultima con il Pref gel e apposizione di amelogenine, chiudendo il tutto con un materassaio modificato secondo Laurell (figg. 5, 6, 7 e 8). La paziente è stata controllata e inserita nei richiami di igiene senza mai sondare per più di un anno la zona operata. Il sondaggio è stato fatto solo a un anno e mezzo e mostra una guarigione del difetto che si è rimineralizzato come mostra la radiografia endorale (fig. 9).
Bibliografia
1. Takei HH, Han TJ, Carranza FA Jr,Kenney EB, Lekovic V. Flap technique for periodontal bone implants. Papilla preservation tecnique. J Periodontal 1995.
2. Cortellini P, Pini Prato, Tonetti MS. The simplified papilla preservation flap. A novel surgical approch for the management of soft tissues in regenerative procedures. Int J Periodontics Restorative Dent. 1999.
3. Cortellini P, Pini Prato, Tonetti M. Minimally invasive surgical tecnique and enamel matrix derivate in intrabony defects: factors associated with healing outcomes. Int J Periodontics Restorative Dent. 2009.
4. Laurell L. Guided tissue rigeneration in clinical studies: a review. In: Hugoson A, Lundgren D, Lindgren B, ed. Guided periodontal tissue rigeneration. Jonkoping, Sweden, Institute for postgraduate Dental Education 1995.
5. Sculean, Kiss et al. J. Ten years results following of intra-bony defects with enamel matrix proteins and guided tissue rigeneration. Clin Periodontol 2008.

Giuseppe Annone
Libero professionista in Napoli
Complimenti: 1) per la scelta del lembo a minima invasività per il miglior contenimento del coagulo e del biomateriale e 2) per l’ottima esecuzione e risultato.
Presumo che tu abbia scelto il lembo di Takei anzichè quello di Cortellini perchè il difetto era prevalentemente sul versante palatale; è così?
grazie per i complimenti
La scelta del lembo di Takei perche , come dici tu ,il difetto era palatale e quindi mi e’ sembrato corretto questo approccio e adesso che mi dai ragione sono ancora piu confortato Ancora grazie e saluti