La paziente, femmina 53 anni in buona salute generale, si presenta all’osservazione per gonfiore e fastidi al lato destro del naso.
Da un punto di vista odontoiatrico presenta storia di pregresse apicectomie su 11 e 22; all’esame della cavità orale si nota bozza sia vestibolare che palatale in zona 13, 12, 11 e presenza di fistola palatale a destra. Il 12 è molto mobile.
Dall’ortopantomografia si evidenzia il distaccamento delle retrograde e loro dislocamento sui tessuti molli; il 24 ha frammento di lentulo endocanalare, presenza di cisti odontogena da 13 a 11 e presenza di recidiva di granuloma al 22.
Viene prescritto il Dentascan per programmare l’intervento, che evidenzia come la cisti abbia eroso ambo le corticali e sia molto più estesa palatalmente. Con la paziente in copertura antibiotica viene scolpito lembo vestibolare da 13 a 23, abbinato a lembo palatale da 13 a 21 senza scarichi, e viene individuato il canale naso palatino. Enucleata la cisti, rimosso il frammento di amalgama, viene effettuata apicectomia con super eba su 12 e 11 appena ritrattati endodonticamente per via ortograda.
A livello 22 si ha più difficoltà per la presenza di osso di sintesi, inserito nel corso di precedente intervento, difficile da individuare e da rimuovere; revisionata la cavità si effettua apicectomia e retrograda con super eba. Si sutura riassorbibile a punti sospesi, a materassaio orizzontale e singoli. Non vengono utilizzate né membrane né materiale di riempimento.
Si invia a istologia, che conferma la diagnosi di cisti odontogena. Il decorso post operatorio è stato buono e all’ortopantomografia, effettuata a distanza di cinque mesi, le lesioni sono pressoché scomparse con buona trabecolatura neoformata. La trasparenza visibile è compatibile con l’indovamento palatale di destra e dovuta a mancato utilizzo di materiale osteoinduttore e all’ampiezza della lesione.

Giorgio Tiozzo
ULSS1 Belluno, responsabile per la branca di odontoiatria
Intervento “classico” ben fatto e pulito. Nulla da eccepire tecnicamente. Solo un dubbio: sei sicuro che sul 22 vi fosse un granuloma recidivo e l’immagine radiografica non si riferisse, invece, al normale reperto di rarefazione apicale post-apicectomia, che, nella mia esperienza, può durare anche oltre i 2-3 anni?