Una paziente di 72 anni con un buono stato di salute generale si presenta alla nostra attenzione lamentando ristagno di cibo tra gli elementi 47 e 48. Si verifica l’assenza dell’elemento 46 e la mesioinclinazione del 47. La valutazione clinica del IV quadrante rivela la presenza di un esteso restauro in composito disto-occluso-linguale, nonché una rima di frattura verticale dello smalto adiacente al restauro del 47, che tuttavia è asintomatico.
Vengono discusse varie opzioni di trattamento, tra cui un intarsio/overlay adesivo considerando che la superficie del restauro è di circa il 65% della superficie dell’elemento stesso. Questa opzione è stata esclusa in quanto, permanendo l’area edentula mesiale (dovuta all’essenza del 46), non si esclude una possibile ulteriore mesioinclinazione dell’elemento 47. Quindi si opta per una soluzione più economica, ma immediata: un restauro diretto in composito mediante la sostituzione del precedente restauro. L’obiettivo è quello di ripristinare i contatti centrici evitando interferenze laterali al fine di prevenire un’ulteriore inclinazione dell’elemento e di avere una dissipazione delle forze occlusali verticali sul composito, che ben tollera le forze compressive, mentre al contrario è più debole se sottoposto a tensione e flessione.
Procedura
Isolamento con diga di gomma previa anestesia tronculare utilizzando 2,2 ml di lidocaina al 2% con una soluzione di epinefrina 1:100.000. Il precedente restauro viene rimosso e la rima di frattura inglobata nella preparazione. Viene applicato il colorante rivelatore di carie (Kuraray). I margini della superficie vengono bisellati (poiché si ottiene un’adesione ottimale alle estremità dei prismi dello smalto) ed eseguita una sabbiatura della cavità utilizzando una polvere di ossido di alluminio da 27 micron a 30-40 psi o 2-3 bar di pressione. La cavità risulta particolarmente ampia e presenta un’estensione dalla superficie linguale a quella distale. Viene posizionata una matrice Garrison Slick band (FX175) e un cuneo blu (FXBL) viene alloggiato nell’area cervicale prima del posizionamento dell’anello Wide Prep (FX600). Viene utilizzata una tecnica di mordenzatura totale, successivamente applicato Optibond Solo Plus (Kerr) nelle aree coinvolte nella preparazione per 30 secondi prima dell’evaporazione del solvente mediante delicato getto d’aria e della fotopolimerizzazione.
Successivamente vengono posizionati tre incrementi orizzontali ultrasottili di 0,25 mm ciascuno (GrandioSO flow, A2, Voco) sul pavimento della cavità per realizzare lo strato ibrido (dentina-adesivo-composito) e garantire la massima forza di adesione alla dentina e allo smalto. Inoltre l’apposizione di strati ultrasottili consente non solo la completa polimerizzazione, ma anche una maggiore resistenza microtensile nell’area dove si sviluppano la maggior parte dei fallimenti clinici nei casi di Classe II. L’altezza dalla cresta marginale al fondo della cavità interprossimale nei molari mandibolari è in media di 6 mm.
Una volta posizionata la matrice non è semplice trovare lo spazio necessario per la lampada e ottenere la miglior angolazione per una corretta fotopolimerizzazione del fondo della cavità. Il posizionamento ideale in questo caso non è dal lato sinistro del paziente, ma dal lato dell’operatore.
Dopo il posizionamento dei tre microstrati iniziali, il composito viene stratificato con incrementi orizzontali di 1 mm di altezza ciascuno fino al completamento della cresta marginale (GrandioSO, A2, Voco). La matrice viene rimossa prima del completamento della stratificazione occlusale estetica utilizzando GrandioSO (colore A2, Voco).

Clarence Tam
Libera professione a Remuera, Auckland (Nuova Zelanda). Presidente New Zealand Academy of Cosmetic Dentistry 2022.