A febbraio si è tenuto a Bologna il 31esimo congresso nazionale dell’Accademia italiana di endodonzia (Aie) con dieci differenti corsi precongressuali e una sezione endodontica, il sabato mattina, totalmente dedicata agli ortodontisti che ha visto relazionare Elisabetta Cotti, Aniello Mollo, Rocco Zaccone, Patrizio Galeano e Fabio Piccotti. Numerosi e di altissimo livello anche i relatori che si sono alternati nelle due giornate del congresso: Guido Maria Fichera, Riccardo Becciani, Emanuele Bergantin, Giorgio Atzeri, Domenico Barbalace, Stefano Botacchiari, Vinio Malagnino, Piero Venezia, Raffaele Cavalcanti, Monica Imelio, Roberto Perasso, Gianluca Fumei, Eugenio Pedullà e Carlo Prati.
Le relazioni hanno affrontato il tema dei denti gravemente compromessi, soprattutto quelli privi di ferula che, ad oggi, possono essere recuperati tramite estrusione ortodontica, estrusione chirurgica o con chirurgia parodontale. L’estrusione chirurgica è una tecnica che permette di ridurre i tempi operatori, ha un costo contenuto e un ridotto discomfort post-operatorio, ma può provocare la frattura dell’elemento dentale durante l’estrazione, l’anchilosi o provocare riassorbimenti radicolari.
Nella logica di migliorare l’estetica degli elementi dentali è stata poi descritta nel dettaglio la tecnica dello sbiancamento dentale interno “in office” o “walking bleach” e tecniche con materiali compositi per la riabilitazione estetica diretta del settore anteriore e dei settori posteriori.
Nella sezione dedicata agli ortodontisti è stato ribadito come esista una stretta correlazione tra ortodonzia ed endodonzia. Le terapie farmacologiche per i pazienti devono essere conosciute anche degli ortodontisti, che possono trovarsi di fronte a urgenze odontoiatriche in presenza di elementi con patologie pulpo-periapicali; inoltre, il recupero del dente gravemente compromesso tramite estrusione ortodontica necessita del lavoro e della collaborazione dell’ortodontista.
Questo congresso ha voluto una volta di più mettere in evidenza come un approccio multidisciplinare nei piani di trattamento permetta il recupero e la riabilitazione completa di elementi che, altrimenti, sarebbero destinati all’estrazione.
Raffaella Castagnola
Socio attivo Aie