Il paziente di anni 50 M. A. frequenta il nostro studio da molto tempo e come spesso accade, abbiamo curato lui e la sua famiglia, è quindi fidelizzato e collaborante. Le nostre precedenti otturazioni in amalgama accusano le ingiurie del tempo, così un bel giorno la “polpa” di 1.7 getta la spugna.
Trattandosi fortunatamente di un paziente che comprende, gli spieghiamo che non esiste alternativa e che l’endodonzia è l’unica terapia possibile anche perché è comparsa una sofferenza apicale (fig. 1). Protocollo classico con terapia canalare, ricostruzione pre-protesica e ricerca dell’effetto ferula con una corona.
Passano alcuni mesi e al solito controllo compare un fastidio non ben identificato su 1.6.
Eseguiamo una radiografia che documenta una radiotrasparenza distale (fig. 4), ma ci sfugge un inizio di sofferenza anche in zona apicale; cerchiamo un compromesso con una terapia conservativa rifacendo l’otturazione sul sesto ed estendendola nella parte di dentina rammollita.
Anche se non necessario, spieghiamo che con una tale estensione è molto probabile che la polpa di 1.6 sia tutt’altro che felice di tale aggressione, se pur realizzata con tutti i crismi della terapia conservativa.
Infatti pochi mesi dopo la lesione diventa ben visibile (fig. 6) costringendoci a una ripetizione del protocollo attuato sul settimo.
Con questo caso clinico vogliamo predicare il verbo del “se posso lo farò domani”.
Sappiamo che può non essere condiviso, del resto è impossibile avere le stesse visioni su tutto, noi ci accontentiamo di dare il nostro meglio al paziente anche in termini di rapporto fiduciario cercando, con una semplice otturazione, di ritardare la protesi all’inevitabile. Questo non vuol dire conservativa a tutti i costi, ma nemmeno protesi a tutti i costi, ma un sano compromesso sempre spiegato in modo inequivocabile al diretto interessato.
Consideriamo la lesione sul sesto non guarita, ma come sappiamo dalla scuola di endodonzia, la “presunzione di guarigione” è in funzione della sua riduzione nel tempo (dimensioni e radiotrasparenza).

Aldo Crespi
Libero professionista
ottime endodonzie e probabilmente il 16 aveva gia’ inizialmente una situazione pulpare di necrosi
Osservazione corretta, grazie come sempre per la partecipazione attiva che rappresenta lo spirito costruttivo di Dental Accademy.
Un caro saluto e buon lavoro.
Aldo