Negli studi odontoiatrici è importante posizionare le scatole dei guanti già aperte a non meno di 135 cm dalla fonte di aerosol per ridurre il rischio di contaminare i guanti non utilizzati: sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Medical Science. Nella loro sperimentazione, gli autori hanno misurato il livello di contaminazione dei guanti contenuti in una scatola aperta durante le procedure odontoiatriche nelle cliniche dell’ospedale dell’Università King Saud di Riyadh, in Arabia Saudita.
La contaminazione da aerosol negli studi dentistici è il risultato dell’utilizzo di dispositivi manuali ad alta velocità, che trovano impiego principalmente nell’odontoiatria restaurativa e in certe procedure di igiene dentale. È stato riferito che gli ablatori ultrasonici utilizzati per il ridimensionamento dentale producono la più alta quantità di aerosol rispetto agli altri strumenti.
Le cliniche prese in esame in questo studio utilizzavano sia ablatori ultrasonici che manipoli ad alta velocità. Secondo i risultati, il 73% delle scatole era contaminato prima dell’uso o dell’esposizione; «la contaminazione – ipotizzano i ricercatori sauditi – potrebbe essersi verificata già nel processo di produzione, spedizione o stoccaggio delle scatole. Ma potrebbe anche essere dovuta alle modalità di manipolazione, nonostante una corretta igiene delle mani prima del campionamento».
A scatole aperte, è stato notato che la distanza alla quale sono stati posizionati i guanti aveva un’associazione significativa con la contaminazione microbica, misurata in Cfu/ml, che si annullava solo oltre il metro e mezzo. Considerando anche i risultati di un altro studio, gli autori hanno stabilito che la distanza di sicurezza è di circa 135 cm.
I microrganismi rilevati erano sia di tipo fungino che batterico. Entrambi possono causare effetti devastanti su pazienti particolarmente immunodepressi o con certe condizioni mediche. La contaminazione fungina è stata notata principalmente sulla superficie esterna delle scatole e sul primo guanto ed era costituita principalmente da Aspergillus Fumigatus e Rhizopus. Secondo la società britannica per l’immunologia, l’inalazione di Aspergillus Fumigatus può causare una serie di malattie, incluse alcune croniche a carico dei polmoni; il Rhizopus è stato invece associato a malattie rare come la mucormicosi rinocerebrale.
Per quanto riguarda la contaminazione batterica, tutte le specie rilevate sono ampiamente presenti in natura, in particolare nell’acqua e nel suolo, ma possono agire come agenti patogeni umani occasionali.
Renato Torlaschi
Giornalista Italian Dental Journal
Helmi M, Albagieh HN, Alrasheed RS, Aldosary RM, Alsulaim TM. Contamination level of unused gloves in King Saud University dental clinics. Medical Science, 2022, 26, ms28e2047.