THE BEST OF EVIDENCE BASED DENTISTRY
Condizione clinica
La paura e l’ansia nel sottoporsi a un intervento odontoiatrico è una condizione abbastanza frequente, in maniera particolare nei piccoli pazienti e negli adolescenti. Questo stato d’ansia e paura impedisce al paziente di tollerare a pieno il trattamento odontoiatrico, con ripercussioni sulla qualità del trattamento stesso.
La letteratura scientifica riporta che questa condizione interessa (prevalenza) almeno il 10% dei soggetti che accedono all’ambulatorio odontoiatrico in un’età compresa tra gli 0 e 19 anni di età e che tale dato è molto variabile, ed anche decisamente superiore, in base alla metodica impiegata per stabilire la condizione di ansietà del paziente e lo stato socio-economico di appartenenza (Cianetti S. et al 2017).
Ci sono diversi metodi per misurare il livello di ansia del paziente, dai questionari al monitoraggio della frequenza cardiaca durante la seduta.
L’approccio farmacologico (sedazione fino ad arrivare all’anestesia completa) rappresenta una sicura, efficace e semplice metodica per affrontare il problema, anche se non è utile al soggetto per “superare” il timore verso l’ambiente odontoiatrico. Esistono allora approcci non farmacologici, che di sicuro richiedono più tempo e dedizione da parte dell’odontoiatra ma che realizzano, alla fine, un’alleanza con il paziente per permettergli di superare il suo timore verso l’intervento odontoiatrico. Tra questi approcci troviamo la metodica “tell-show-do”, vale a dire spiegare al paziente in cosa consiste il trattamento odontoiatrico da eseguire, simulare le varie fasi della procedura su un modellino e infine mettere in pratica la procedura sul paziente. Anche fare assistere il piccolo paziente a un intervento su un soggetto di pari età e sesso, ma non timoroso, può risultare estremamente utile.
Il controllo della voce, della postura, della terminologia impiegata appare estremamente utile nell’infondere al paziente empatia. Il supporto con dispositivi audiovisivi appare altresì estremamente utile per distrarre il paziente verso una sensazione piacevole, in grado di catturare la sua attenzione.
Dati di evidenza scientifica
Una recente umbrella review (revisione delle revisioni sistematiche presenti in letteratura sull’argomento) ha indagato l’efficacia delle procedure non farmacologiche rispetto a quelle farmacologiche o nessun trattamento nel ridurre il livello di ansietà e paura nei piccoli e giovani pazienti.
La selezione degli studi ha incluso 13 studi clinici controllati e randomizzati, dei quali la maggior parte (8 studi) prendevano in considerazione i sistemi audiovisivi come elemento non farmacologico per il controllo dell’ansia (audio e video clip riprodotti con smartphone e sistemi visivi virtuali). Questi strumenti si sono dimostrati particolarmente efficaci nel distrarre il paziente ansioso rispetto alle diverse procedure odontoiatriche, anche per quelle che prevedevano l’iniezione di un anestetico locale.
Seppur con valori diversi e con un diverso grado di significatività statistica, tutte le pubblicazioni hanno evidenziato una riduzione dell’ansia utilizzando i dispositivi audiovisivi rispetto al non impiego.
Per esempio, uno studio incluso nella revisione (López-Valverde et al. 2020) riporta come i sistemi audiovisivi riducono in maniera significativa (mean difference -1.75; p = 0.0009) l’ansia percepita dal paziente. Un altro studio (Zhang et al. 2019) riporta che i sistemi audiovisivi sono in grado di distrarre il paziente ansioso e ridurre il numero di pulsazioni cardiache (mean difference -3.78; p=0.01). L’elevato costo di alcuni sistemi audiovisivi, come gli occhiali a visione virtuale, può tuttavia rappresentare un limite all’introduzione di questi dispositivi all’interno dello studio odontoiatrico.
Implicazioni cliniche
1) Il controllo dell’ansia e della paura legate alla visita o all’intervento odontoiatrico da parte di bambini e adolescenti può avvenire anche con la messa in opera di procedure non farmacologiche.
2) I sistemi audiovisivi si sono mostrati particolarmente efficaci nel distrarre l’attenzione e la preoccupazione del paziente nei confronti del timore di percepire dolore durante l’intervento odontoiatrico.
3) L’associazione dei i sistemi audiovisivi con altre procedure non farmacologiche, come ad esempio la “tell-show-do”, rinforza l’effetto positivo nel controllo dell’ansia.