
Flavio Palazzi
Sabato 27 maggio a Milano (Auditorium Don Alberione) è in programma un corso di aggiornamento dell’Accademia italiana di endodonzia (Aie), società scientifica presieduta da Mauro Venturi, sulla preparazione dello spazio endodontico, dalla cavità di accesso al terzo apicale.
«Tra le procedure operative in ambito endodontico, la preparazione canalare è forse quella che negli ultimi due decenni ha conosciuto la più rilevante evoluzione – ci ha detto Flavio Palazzi, coordinatore del corso –. Ai professionisti interessati ad aggiornarsi sono stati messi a disposizione molti nuovi dispositivi e materiali: sistemi di ingrandimento e di illuminazione, frese e strumenti sonici ed ultrasonici, strumenti canalari rotanti in nichel-titanio, irriganti di diversa composizione. Alcune delle novità a disposizione hanno avuto un forte impatto positivo sulle procedure cliniche, consentendo di aumentare sia la rapidità del trattamento, sia il controllo e l’efficacia delle manovre operative. Tuttavia – continua Palazzi – i clinici si sono trovati anche di fronte ad alcuni problemi, sia operativi che di approccio generale».
Per quanto riguarda i problemi operativi, ad esempio, l’avvento degli strumenti rotanti in nichel-titanio ha sicuramente reso più semplice la preparazione canalare e ha aumentato sia la precisione della sagomatura, sia l’efficacia della detersione meccanica, ma ha anche incrementato il rischio di complicanze quali le fratture degli strumenti stessi. «Si tratta di un rischio che può essere contenuto attenendosi all’appropriata tecnica di impiego e tenendo conto di informazioni sia generali, che specificamente riferite al singolo strumento – sottolinea l’odontoiatra napoletano –. La necessità di fare riferimento a informazioni specifiche dipende dal fatto che gli odontoiatri si sono trovati a dover scegliere fra numerosi strumenti fabbricati con leghe differenti, diversi per disegno, capacità di taglio, sequenze di impiego. Questa specifica difficoltà di scelta di fronte a principi, protocolli, materiali e dispositivi spesso alternativi e in concorrenza fra loro, rimanda alla generale difficoltà a selezionare informazioni scientificamente attendibili, che consentano di scegliere procedure operative efficaci nel migliorare l’esito dei trattamenti».
Il corso dell’Accademia italiana di endodonzia tratterà allora il tema della preparazione canalare analizzando in relazione al livello di evidenza scientifica, o almeno di consenso, le procedure operative attualmente proposte e utilizzate, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili a orientare le scelte nella pratica clinica quotidiana. Sul palco si alterneranno i relatori Cristina Bechelli (Firenze), Antonello Coppola (Monte San Savino), Angelo Fassi (Milano), Andrea Gesi (Pisa), Paolo Mareschi (Spilimbergo), Giovanni Marzari (Verona), Alberto Mazzocco (Verona) ed Eugenio Pedullà (Catania).
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