La difficoltà ad accedere ai servizi odontoiatrici durante la quarantena ha peggiorato la condizione di salute orale di molti italiani e in particolare delle fasce più deboli, peggio che nel 2011: un italiano su 5 tra i 35 e i 70 anni, nel prossimo futuro in caso di necessità, teme di non avere soldi a sufficienza da destinare a visite e controlli dal dentista, o preferirebbe rinviarli di almeno un anno. I 70 milioni di visite erogate ogni anno potrebbero dunque essere destinati a diminuire di un terzo a discapito della salute orale, soprattutto delle fasce più deboli. Il preoccupante scenario arriva dai risultati di un’indagine Key-Stone sull’impatto della crisi economica dovuta alla pandemia sulla salute orale degli italiani, presentati in occasione del convegno digitale “Gengive inForma in tempo di Covid19” della Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp).
«I 70 milioni di visite erogate nel 2019 dai 39.000 studi dentistici italiani – interviene Nicola Marco Sforza, presidente eletto Sidp – rischiano di diminuire fino a un terzo anche per le necessarie procedure di sicurezza da adottare, fra la riduzione al minimo della permanenza in sala d’attesa e la sanificazione degli ambienti fra un paziente e l’altro: ciò determina di fatto un aumento dei tempi necessari di ogni visita». «Esiste anche un diffuso e comprensibile timore di un aumento delle parcelle – sottolinea Luca Landi, presidente Sidp –. Ma un incremento delle tariffe comporterebbe un ulteriore problema di accessibilità a cure semplici ed efficaci per mantenere le gengive in salute».
Sidp al lavoro su una app per teleodontoiatria
Insomma per l’odontoiatria la crisi attuale rischia di essere più grave di quella di dieci anni fa, quando furono due milioni e mezzo gli italiani costretti a rinunciare al dentista. «A rischio sono soprattutto le fasce più deboli, ma un aiuto potrebbe arrivare dalla teleodontoiatria, anche se visitare i pazienti di persona resta essenziale» ha detto Luca Landi.
Proprio per arginare i danni alla salute pubblica che deriverebbero da un abbandono delle cure e dei controlli odontoiatrici, Sidp sta mettendo a punto un’app che consenta uno scambio di informazioni tra paziente e specialista, che dopo un colloquio telefonico potrà individuare chi ha bisogno immediato della visita e chi invece può essere seguito da casa. L’obiettivo è promuovere la partecipazione a un servizio di teleodontoiatria che, grazie a dei questionari e alle fotografie standardizzate che il paziente invia all’odontoiatra, renderebbe possibile un check digitale. Questo permetterebbe un controllo a distanza adeguato e un contenimento dei costi, riducendo il numero delle visite senza un peggioramento nella qualità dell’assistenza.
Andrea Peren
Giornalista Italian Dental journal