Dalla classificazione delle manifestazioni cliniche alla terapia chirurgica e non, fino all’implantologia: in due volumi e più di 1.300 pagine la Società italiana di parodontologia ha realizzato una guida utile anche per il professionista esperto
«La ricerca in odontoiatria ha conosciuto negli ultimi decenni uno straordinario sviluppo e i suoi risultati hanno profondamente modificato l’esercizio delle diverse discipline odontoiatriche; chi sia stato formato alla professione di odontoiatra dieci o più anni fa, ritrova molto poco della sue iniziali competenze nelle procedure che vengono attualmente utilizzate in odontoiatria conservativa, in protesi, in endodonzia. Questo assunto è naturalmente valido, e forse a maggior ragione, per la parodontologia e l’implantologia». Parte da questi presupposti l’idea alla base del “Testo atlante di parodontologia e terapia implantare” realizzato dalla Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), pubblicato in marzo da Quintessenza in due volumi che contengono quasi 5.000 immagini.
Molti di questi contributi sono opera dei soci attivi e il lavoro di coordinamento dei contenuti è stato portato avanti da tre esponenti storici della società scientifica: Antonio Carrassi, Pierpaolo Cortellini e Leonardo Trombelli. I primi due sono anche past president Sidp. «A questo testo, fortemente voluto dal nostro past president Alberto Fonzar e magistralmente coordinato da tre veri fuoriclasse della parodontologia italiana, hanno collaborato un numero notevole di amici, soci Sidp, che negli anni hanno sempre operato in modo fantastico a vantaggio della nostra società» ha sottolineato l’attuale presidente Claudio Gatti, che ha presentato l’opera in due volumi a Rimini durante il XVIII congresso internazionale della società scientifica.
I contenuti dell’opera
Un volume di questo tipo non rappresenta un unicum nel panorama editoriale odontoiatrico ma, come spiegano i tre coordinatori, «abbiamo pensato di sviluppare un’opera con una visione differente e una prospettiva originale, in grado di fornire un ausilio concreto a tutti gli odontoiatri e non esclusivamente indirizzata allo specialista in parodontologia e implantologia». Uno strumento non solo di studio, quindi, ma anche di consultazione. Un testo che potesse essere apprezzato nella sua visione integrale grazie alla vasta ed esauriente panoramica sulle principali tematiche cliniche, ma che potesse anche essere fruito e utilizzato più semplicemente consultando il capitolo di interesse prima di effettuare una determinata procedura.
Massima attenzione è stata posta affinché i contributi dei singoli capitoli rispecchiassero le competenza e l’esperienza dei rispettivi autori (i clinici coinvolti sono circa un centinaio), con il risultato di avere un libro di taglio squisitamente clinico e operativo. Ogni capitolo è corredato da una iconografia ricca ed esplicativa che assimila questo libro a un testo-atlante.
Il primo volume è interamente dedicato alla parodontologia, dalla diagnosi e classificazione delle malattie parodontali alle terapie chirurgiche e non chirurgiche, fino auna precisa analisi delle procedure da adottare nei pazienti con patologie sistemiche e già in trattamento con politerapie farmacologiche.
Il secondo volume è interamente dedicato alla terapia implantare, dalla valutazione clinica e strumentale alla valutazione del rischio, passando poi in rassegna le principali soluzioni per la riabilitazione di denti singoli o intere arcate. Un capitolo specifico non poteva non essere dedicato alla perimplantite.
«Nel pianificare questi obiettivi abbiamo ritenuto, pur consci della sua importanza, di non approfondire l’area delle conoscenze eziopatogenetiche, ma di individuare i temi coi quali più frequentemente l’odontoiatra si confronta con lo scopo di strutturare una guida operativa didatticamente utile anche per il professionista già esperto – si legge nell’introduzione del libro –.
Nello sviluppo del testo, e dunque nel fornire gli strumenti diagnostici, di impostazione del piano di trattamento e tecnico-operativi per le procedure cliniche che caratterizzano il percorso clinico in parodontologia e implantologia, abbiamo sempre tenuto presente quello che noi consideriamo l’algoritmo fondamentale cui informare le nostre attività cliniche, cioè l’albero decisionale della Sidp». Per la società scientifica, il rispetto dei percorsi diagnostici e clinici sintetizzati in questo albero decisionale è indispensabile non solo per la prevenzione e la terapia delle malattie parodontali, ma anche per la corretta applicazione della terapia implantare, endodontica e restaurativa; in altre parole della buona odontoiatria.
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