La correzione delle Classi II da protrusione mascellare, quando indicata, può essere ottenuta mediante la distalizzazione dei molari superiori: grazie all’utilizzo di forze distalizzanti è possibile guadagnare spazio e ottenere una relazione molare e canina di Classe I evitando le estrazioni dentarie (1).
La distalizzazione può essere conseguita con dispositivi intraorali no-compliance, come il pendulum, il distal-jet o il fast-back. Tali device però, essendo ancorati agli elementi dentari e prevedendo una combinazione di strutture ad appoggio dentale e mucoso per aumentarne l’ancoraggio, determinano vari effetti collaterali come la mesializzazione dei premolari e degli incisivi, con conseguente perdita di ancoraggio, tipping distale ed estrusione dei molari (2, 3).
L’uso di dispositivi no-compliance supportati da Temporary Anchorage Devices (TADs) nel trattamento delle Classi II, grazie all’ancoraggio scheletrico, ha aumentato l’efficacia delle meccaniche di distalizzazione. Con l’ancoraggio palatale scheletrico, inoltre, si può ottenere una distalizzazione variabile da 3 a 5,3 mm e un movimento di distalizzazione spontaneo dei premolari che varia da 1,65 a 4,30 mm (2). Negli anni sono stati sviluppati diversi dispositivi supportati da TADs, tra questi il dispositivo distalizzante Amda (Dentaurum).
Pianificazione del trattamento
L’utilizzo di sistemi distalizzanti ad ancoraggio scheletrico palatale necessita di un’accurata programmazione digitale. I file stl prodotti dalla scansione digitale delle arcate e i file Dicom desunti dalla Cbct vengono abbinati così da visualizzare realisticamente l’emergenza delle teste delle miniviti e per progettare la dima (fig. 3).
Nella prima fase del planning è fondamentale la scelta del sito osseo implantare nell’ambito palatale, così da evitare strutture sensibili, selezionare le aree con sezione scheletrica adeguata, ricercare il bicorticalismo e il parallelismo tra TADs (fig. 6). Alla fase di pianificazione segue la produzione della dima mediante stampa 3D (1).
Caso clinico
Una paziente di 13 anni giunge alla nostra osservazione evidenziando all’esame intraorale una buona dimensione trasversale dell’arcata mascellare, Classe II molare e canina bilateralmente, lieve palatoversione degli incisivi centrali superiori, linee mediane centrate (figg. 1 e 2).
Il piano di trattamento della Classe II ha previsto l’utilizzo del dispositivo distalizzante no-compliance Amda, ancorato al palato mediante due miniviti ortodontiche tomas-pin EP da 10 mm (figg. 4 e 5), e l’applicazione di un’apparecchiatura multibracket in ceramica (discovery pearl, Dentaurum). Sono state inserite due TADs palatali tomas-pin EP, sono state effettuate le radiografie pre e post inserimento delle miniscrew e sono state cementate sui primi molari le bande a cui si collega il dispositivo distalizzante Amda ancorato al palato tramite le miniviti ortodontiche (fig. 7).
Nei mesi successivi il dispositivo distalizzante è stato attivato (fig. 8), ottenendo dopo 18 settimane la distalizzazione molare bilaterale pianificata e, per effetto del fenomeno del driftodontics, anche i premolari hanno eseguito un movimento in direzione distale. Contemporaneamente si è proceduto con il bandaggio dell’arcata mascellare e a seguire di quella mandibolare (fig. 9). La sequenza di archi utilizzata è stata: 0.012 NiTi estetico, 0.016 NiTi estetico, 0.019×0.025 NiTi estetico, quindi finalizzato con archi SS 0.019×0.025 (fig. 10).
Il trattamento è stato completato in 18 mesi. È stata ottenuta la distalizzazione molare, l’allineamento e il livellamento delle arcate, il raggiungimento della relazione di Classe I canina e molare bilateralmente (figg. 11 e 12).
Conclusioni
L’impiego del dispositivo no-compliance distalizzante ad ancoraggio palatale Amda ha permesso di ridurre la durata del trattamento, semplificando e rendendo più efficienti le biomeccaniche. Inoltre, non ha avuto effetti indesiderati intra-arcata quali la perdita di ancoraggio e conseguente migrazione mesiale di premolari e incisivi.
Bibliografia
1. Eliseo A, Fiorillo G. Miniscrew Atlante di utilizzo clinico. Bologna: Ed. Martina 2021. pp. 100-106.
2. Fiorillo G, Campobasso A, Mariani G, Lo Muzio E, Mandelli G, Gastaldi G. Maxillary molar distalization with palatally TAD-supported devices in the treatment of Class II malocclusion: a systematic review. Aust Orthod J 2022; 38: 202-212.
3. Mohamed RN, Basha S, Al-Thomali Y. Maxillary molar distalization with miniscrew-supported appliances in Class II malocclusion: a systematic review. Angle Orthod. 2018 Jul;88(4):494-502.
Autori
Andrea Eliseo, Libero professionista a Roma, Campobasso e San Salvo (Chieti)
Gianluigi Fiorillo, Libero professionista a Roma
Antonio Esposito, Libero professionista a Lagonegro (Potenza)
Alessandra Gramuglia, Libera professionista a Roma