
Andrea Peren
I numeri dicono 15 morti e quasi 40mila sfollati, e ovviamente non sono quelli di Expodental Meeting, la manifestazione che per scelta di Unidi si è tenuta “regolarmente” nonostante l’alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna. «Non si poteva rimandare», si sente ripetere nelle corsie della Fiera di Rimini, perché gli stand delle aziende erano già in fase di montaggio, ci sono contratti firmati, alberghi prenotati, ognuno poi ha i suoi impegni… Va bene. Sapevamo già che il business non si ferma se non in casi davvero estremi, come quando le autorità hanno disposto il lockdown. Sembra una vita fa, ma è solo l’altro ieri.
D’altra parte non è semplice prendere certe decisioni, con informazioni parziali a disposizione e pressioni che spingono in direzioni opposte. Di certo però si poteva gestire meglio una comunicazione che è risultata, se vogliamo essere eufemistici, piuttosto infelice e che in un post su Facebook (poi cancellato) del 17 maggio suonava così: «Siamo aperti per pioggia! Dal 18 al 20 maggio vi aspettiamo a Expodental Meeting! La manifestazione è confermata! Le spiagge sono chiuse! Vi aspettiamo!». E giù commenti.
Chi doveva esserci “per forza”, come il sottoscritto e i tanti impiegati a vario titolo presso le aziende del dentale, si è imbarcato in un viaggio in auto che, per la tratta Milano-Rimini, ha previsto un tempo di percorrenza di almeno 8 ore. Qualcuno ha trovato solo lunghe code, i meno fortunati sono stati raggiunti dall’acqua sul manto stradale, altri sono stati scortati dalla Protezione civile. Ma non c’è proprio nulla di cui lamentarsi, niente in confronto a chi ha perso la vita, un affetto, la casa, lo studio dentistico (sì, l’acqua è entrata anche lì).
Così faccio fatica a rispondere in modo razionale a chi, al mio rientro, mi chiede «com’è andato Expodental?». Faccio uno sforzo. È andato sorprendentemente bene, viste le premesse. C’erano tutti gli stand (circa 300), gli incaricati aziendali pronti a fare il loro dovere, e c’erano persino i visitatori, in numero discreto nelle giornate di venerdì e sabato, dopo un giovedì di calma piatta. Secondo i dati resi noti da Unidi, i visitatori sono stati “solo” il 40% in meno rispetto all’anno scorso. Quello che sicuramente ha risentito più di tutti è stato il programma culturale, falciato dall’assenza di molti relatori che non se la sono sentita di partire per Rimini. Alcuni di loro si sono collegati online.
(Aggiornamento all’8 giugno)
Disallestito tutto e tornati a casa, è arrivato il momento della beneficenza: il 7 giugno Unidi, l’organizzatore di Expodental, ha annunciato di aver devoluto a nome anche di tutte le aziende che hanno esposto nel 2023, 100.000 euro alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Un gesto suggerito da molti, aziende del dentale in testa, ma comunque non scontato e soprattutto non simbolico. «Più volte, e da più parti, nel corso di Expodental Meeting è stata proclamata vicinanza alla popolazione duramente colpita dall’alluvione ed è importante che questa si sia concretizzata, oggi, anche in un aiuto economico, testimone di riconoscenza e rispetto per una terra che accoglie la nostra manifestazione da anni e che ci ha ospitato anche in un frangente così imprevedibile e difficile – scrive Unidi –. La donazione rappresenta il nostro impegno a partecipare alla rinascita della Regione, nella speranza che possa contribuire ad aiutare le imprese e la popolazione a rialzarsi dopo la tragedia dell’alluvione».
Andrea Peren
Direttore Italian Dental Journal