L’adeguata rimozione dei materiali di riempimento dal canale radicolare è un obiettivo fondamentale da raggiungere nelle procedure di ritrattamento e una recente revisione sistematica della letteratura aiuta gli endodontisti a valutare l’efficacia delle diverse procedure utilizzate a questo scopo. Condotta da due studiosi dell’Università di Adelaide, in Australia, e pubblicata sul Journal of Endodontics, la revisione parte dalla premessa che «una completa rimozione dei materiali di otturazione durante il ritrattamento permetterebbe agli strumenti e alle soluzioni irriganti di raggiungere una porzione più ampia del sistema dei canali radicolari, promuovendo di conseguenza una migliore pulizia e disinfezione».
Diverse ricerche hanno preso in esame le procedure attualmente a disposizione e i ricercatori australiani le hanno suddivise in maniera da consentirne un più agevole confronto.
La procedura tradizionale è manuale; richiede l’utilizzo di molti file e frese in acciaio e un tempo di lavoro piuttosto lungo, può inoltre essere complessa in denti di difficile accesso. Nel tentativo di superare queste limitazioni, da tempo sono stati introdotti strumenti in nichel-titanio, dapprima manuali e poi rotanti e con movimento reciprocante. Sono flessibili, hanno un’ottima efficienza di taglio e riducono la durata della procedura.
Tra gli studi inclusi nell’analisi dei ricercatori australiani, sette hanno confrontato l’efficacia della strumentazione manuale in acciaio con i sistemi automatici in nichel-titanio; tre hanno approfondito l’esame dei sistemi rotanti e altri tre hanno esplorato l’effetto della reciprocazione; otto hanno infine confrontato i sistemi rotanti con quelli reciprocanti. Gli autori hanno anche esaminatole evidenze riguardo al ruolo di solventi e irriganti.
Grazie alla tomografia micro-computerizzata, si è visto che l’applicazione dei protocolli che prevedono l’utilizzo dei diversi tipi di strumentazione presente sul mercato porta a una rimozione efficace ma non completa dei materiali di riempimento dal sistema dei canali radicolari. L’articolo riporta in maniera puntale i risultati ottenuti con ogni singolo prodotto ma, in estrema sintesi, l’analisi della letteratura ha permesso di concludere che sistemi rotanti e reciprocanti sono ugualmente in grado di svolgere la loro funzione di rimozione, ma solo la strumentazione manuale non si è associata ad alcun errore iatrogeno.
Quanto ai solventi, si sono mostrati efficaci nel migliorare la penetrazione dei file ma tendono a ostacolare la pulizia del canale radicolare, mentre l’effetto dell’agitazione degli irriganti rimane controverso.
Renato Torlaschi
Giornalista Italian Dental Journal