SCHEDE DI PRATICA CLINICA EVIDENCE BASED_ Condizione clinica
Il biofilm batterico è l’agente causale delle due principali malattie riscontrabili nel cavo orale: carie e malattia parodontale. Elemento basilare nella prevenzione primaria di queste due malattie è rappresentato dal controllo, prevalentemente domiciliare, della placca sopra gengivale mediante l’azione meccanica dello spazzolino.
Come noto l’azione di asportazione della placca dello spazzolino appare efficace per le superfici direttamente esposte al cavo orale (occlusale, buccale, linguo-palatale), mentre non lo è per le zone interdentali, dove le setole dello spazzolino non riescono a penetrare. Per prevenire l’insorgenza di lesioni cariose (o arrestarle in fase iniziale) e quadri di gengivite interdentale è necessario allora associare allo spazzolino dei dispositivi domiciliari in grado di rimuovere meccanicamente il biofilm batterico dalle zone prossimali quali il filo interdentale, lo spazzolino interdentale (scovolino), i cunei in gomma/legno o il getto pulsato di acqua.
Sintesi dell’evidenza scientifica disponibile
Il Cochrane Database Systematic Review ha recentemente pubblicato una revisione sistematica condotta da Worthington e il suo gruppo per comparare l’impiego dello spazzolino da solo con l’impiego di spazzolino più i presidi domiciliari per l’igiene interdentale prima citati (primo scopo della revisione). Un secondo scopo della revisione sistematica è stato quello di mettere a confronto l’efficacia dei diversi presidi per l’igiene interdentale nel rimuovere il biofilm interdentale.
Il lavoro ha incluso 35 studi clinici randomizzati con gruppo di controllo (3.929 pazienti) e ogni studio non doveva avere una durata inferiore alle 4 settimane. Gli studi clinici inclusi consideravano come outcome solo l’infiammazione gengivale e la presenza di placca, in quanto nessun lavoro considerava lo sviluppo o arresto di lesioni cariose interdentali.
Il livello di evidenza scientifica, misurato secondo il metodo Grade, è definito dagli autori come basso o molto basso in considerazione del ristretto follow-up (da un mese a tre mesi) e al fatto che i pazienti valutati presentavano basso livello di gengivite.
In merito al primo scopo, l’uso singolo dello spazzolino è stato confrontato con l’impiego dello spazzolino e presidi per l’igiene orale interdentale, principalmente filo interdentale (15 studi), getto pulsato di acqua (5 studi), scovolino, cuneo di legno, cuneo di gomma (2 studi ciascuno rispettivamente).
In merito al secondo scopo è stato confrontato l’uso del filo interdentale e con l’impiego dello scovolino (9 studi), del cuneo di legno (3 studi), del cuneo di gomma (9 studi) e del getto d’acqua pulsato (2 studi).
La misura degli outcome ha utilizzato l’indice di gengivite (GI) secondo Loe-Silness (da 0 a 3) e l’indice di placca (PI) secondo Quigley-Hein (da 0 a 5).
Risultati primo scopo
L’impiego di spazzolino e filo interdentale è in grado di ridurre la gengivite seppur con dati inconsistenti riguardanti la riduzione di placca. Le stesse considerazioni valgono per l’associazione di spazzolino e scovolino, con qualche dato in più in merito alla rimozione della placca.
L’impiego del cuneo di legno in associazione allo spazzolino è in grado di ridurre la gengivite, ma non l’accumulo di placca.
L’associazione dello spazzolino con il cuneo di gomma è in grado di ridurre l’accumulo di placca, ma non sono stati ritrovati dati in merito alla riduzione di gengivite.
Il getto d’acqua pulsata associato allo spazzolino non è in grado di ridurre né la gengivite né l’accumulo di placca.
Risultati secondo scopo
Lo scovolino appare più efficace del filo interdentale nel ridurre la gengivite, con dati però inconsistenti riguardo la rimozione di placca per entrambi i dispositivi.
Sia lo scovolino sia il filo interdentale non hanno evidenziato alcuna differenza di superiorità rispetto ai cunei di legno e di gomma per entrambi gli outcome (gengivite e rimozione di placca), mentre il filo interdentale è apparso più efficace rispetto al getto d’acqua pulsata nel ridurre la gengivite, con dati inconsistenti riguardo la riduzione di placca.
Nessun dispositivo d’igiene prossimale ha evidenziato la comparsa di danni o fenomeni d’irritazione gengivale.
INDICAZIONI DI PRATICA CLINICA_Filo interdentale e scovolino
sono apparsi più efficaci nel ridurre sia la gengivite sia l’accumulo
di placca negli spazi interdentali rispetto al solo impiego dello
spazzolino in tali aree dentali. Clinicamente questo dato si traduce
in un minor rischio di comparsa di problemi al parodonto interdentale
e minor rischio di sviluppo di lesioni cariose prossimali.
Lo scovolino è apparso più efficace rispetto al filo interdentale per
entrambi gli outcome, vale a dire gengivite e accumulo di placca.
Dati di evidenza riguardo l’efficacia degli sticks (cunei in legno/
gomma) e dell’irrigazione pulsata sono limitati e inconsistenti e
tale aspetto suggerisce cautela nel sostituire l’impiego dello scovolino
(dispositivo più efficace) con questi dispositivi per il controllo
dell’infiammazione gengivale e dell’accumulo di placca a
livello prossimale.

Rubrica a cura di
Stefano Daniele
Odontoiatra