La paziente G. L. mi viene inviata da un collega che, dopo aver estratto il 24 ed il 25, desiderava venisse rimosso il 23 in inclusione. La richiesta era di rispettare il più possibile la cresta ossea al fine di facilitare un futuro inserimento di impianti.
Dalla TAC appare chiaro che l’accesso doveva essere palatale. Data la situazione parodontale della paziente preferisco disegnare il lembo ad alcuni millimetri dal margine gengivale, lo scollo a tutto spessore e isolo il fascio vaso nervoso. Quest’ultimo è particolarmente coronale e di discreto diametro.
Decido di non sezionarlo, pur essendo di intralcio per le manovre. Per migliorare la visibilità apro anche un lembo a tutto spessore vestibolare. Il dente è completamente incluso e per raggiungerlo apro una breccia ossea palatale ed evidenzio la corona, che viene subito separata dalla radice, ponendo attenzione alle radici contigue, a non perforare vestibolarmente il processo alveolare e a mantenere la cresta.
La rimozione della corona è stata la parte che ha richiesto più tempo, essendo essa in parte anchilosata all’osso. La radice invece, dopo creazione di un intaccamento, è uscita alla prima applicazione della leva walter-barry. Comprimo il lembo palatale e suturo riassorbibile. Viene prescritto ghiaccio, dieta liquida, proseguimento di amoxicillina clavulanata, antidolorifici al bisogno. Il decorso post operatorio è stato ottimo.
In ottava giornata viene rimossa la sutura e reinviata la paziente al dentista di fiducia. Spesso per estrarre i canini superiori con accesso palatale si tende a resecare il fascio neurovascolare. In questo caso il suo mantenimento, pur intralciando la visuale e le manovre, non ha inficiato l’esito dell’intervento.

Giorgio Tiozzo
ULSS1 Belluno, responsabile per la branca di odontoiatria. Specializzato in odontoiatria pediatrica e in odontoiatria clinica nel disabile e nel paziente medicalmente compromesso.
Complimenti,una esecuzione molto precisa e un accesso veramente mininvasivo .Una sola domanda hai applicato una membrana nel sito chirurgico?
Ti ringrazio. In quanto alla membrana non ne l’ho applicata per due motivi. Il primo è che, vista la penuria di soldi che aggrava il sistema pubblico, la uso solo quando indispensabile. Per secondo ho visto in anni (ormai decenni…) che spesso se ne può fare a meno (se vuoi vedi: http://www.odontoline.it/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=7 ove descrivo la rimozione di cisti senza poi membrane o osso e non è l’unica che ho trattato). Cordialità, giorgio