Il recupero del dente gravemente compromesso pone molto spesso il clinico di fronte al dilemma: estrazione e impianto, oppure recupero e protesizzazione del dente residuo? Cercando di rispondere al suddetto quesito, il caso presentato vuole mettere in evidenza come l’estrusione ortodontica possa aiutare il clinico nella scelta della terapia più idonea.
Caso clinico
La paziente si presenta in studio con due precedenti restauri protesici decementati in posizione 14 e 15 e lamenta un disagio estetico (fig. 1).
Le condizioni degli elementi residui, in particolare del 14, lasciano qualche dubbio sulla possibilità dell’eventuale loro recupero, ma visto il desiderio della paziente di non ricorrere all’implantologia si opta per il recupero di entrambi i denti.
La terapia ha previsto una prima fase in cui è stata effettuata una estrusione rapida con fibrotomia del 14 per recuperare l’effetto ferula del dente e successiva protesizzazione di entrambi i denti.
Preliminarmente si è provveduto a rilevare un’impronta per la realizzazione di un provvisorio unito 14-15. In seconda seduta si è cementata una molla in nickel-titanio da 250 g. con composito flou nella radice del 14 (fig. 2). Il provvisorio sul 14 è stato forato al centro della superficie occlusale, lasciato sospeso e non in contatto con la superficie del dente. Per ottenere maggiore stabilità del provvisorio ed evitare l’eventuale decementazione, è stato solidarizzato il provvisorio con il 13 tramite un filo sezionale in acciaio bianco 0.021x 0.025”.
Una volta cementato il ponte provvisorio è stata attivata la molla sul 14 e bloccata con del flou (figg. 3 e 4). Nella medesima seduta è stata effettuata una fibrotomia. Dopo una settimana (fig. 5) è stata rieffettuata la fibrotomia (fig. 6): infatti, questa operazione va ripetuta settimanalmente al fine di ottenere una estrusione del dente e non dell’intero complesso parodontale. Una volta ottenuta l’estrusione desiderata sul 14, sono state rilevate le impronte per la realizzazione di due perni monconi su entrambi i denti, poi cementati nella seduta seguente (fig. 7). Nella medesima seduta sono stati ribasati e cementati i vecchi provvisori (fig. 8) e dopo quattro mesi di stabilizzazione è stato finalizzato il caso con due corone in metallo-ceramica (fig. 9).

Claudio Castorani
Specializzato in ortognatodonzia, libero professionista a Bari