Da Efp le linee guida europee ufficiali per il trattamento della parodontite allo stadio più avanzato. Tonetti: «necessario progettare un piano di trattamento multidisciplinare basato su ciò che è tecnicamente e biologicamente fattibile»
Le prima linee guida europee per il trattamento della parodontite avanzata (stadio IV) sono state pubblicate sul Journal of Clinical Periodontology (1) da parte dell’European federation of periodontology (Efp), la federazione di società scientifiche che insieme rappresentano più di 16mila parodontologi. Queste linee guida, classificate al più alto livello per la pratica clinica (S3), sono state annunciate in conferenza stampa a EuroPerio10, il più importante congresso mondiale di parodontologia e implantologia, che si è tenuto da mercoledì 15 a sabato 18 giugno a Copenaghen, in Danimarca.
«La parodontite, se non trattata, ha un enorme impatto sulla vita delle persone, causando gengive sanguinanti, alitosi e persino perdita dei denti – ha affermato il professor David Herrera dell’Università Complutense di Madrid, primo autore della pubblicazione –. Le persone colpite possono avere difficoltà a mangiare e parlare in modo chiaro e alcuni si vergognano, si sentono frustrati e vulnerabili. Tuttavia, come mostra il documento di oggi, la malattia più avanzata può essere trattata con successo e i denti possono essere mantenuti a lungo termine».
Dopo la classificazione elaborata durante il workshop mondiale di Segovia del 2017, la Federazione europea di parodontologia ha pubblicato le sue linee guida riguardanti i primi tre stadi nel luglio 2020 (2), prendendo ancora tempo per deliberare invece in merito alla parodontite di stadio IV, la forma più grave, caratterizzata da più di cinque denti persi per motivi parodontali e la necessità di una riabilitazione complessa a causa della disfunzione masticatoria, mobilità dentale elevata, difetti gravi di cresta, migrazione dei denti e meno di dieci coppie di denti antagonisti in occlusione.
La complessità del trattamento richiede un approccio interdisciplinare con il coinvolgimento non soltanto del parodontologo e dell’igienista dentale, ma anche di altri specialisti.
La classificazione si basa su criteri di stadiazione (staging) e grado di sviluppo della malattia (grading) e consente una semplificazione della diagnosi, rendendola più intuitiva e oggettiva. Rende inoltre possibile l’inquadramento della condizione clinica di salute o malattia in un contesto temporale, stabilendo il rischio in termini di evoluzione e definendo i fattori in grado di modulare questo rischio, come il fumo, la presenza di diabete, il rapporto tra perdita ossea ed età. In prospettiva è importante sottolineare che si tratta di una classificazione aperta, in grado cioè di essere implementata e aggiornata – senza modifiche della struttura – in seguito alle future acquisizioni della ricerca scientifica e della pratica clinica.
Valutazione clinica
L’Efp stima che circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo abbia avuto una parodontite grave (stadi III e IV) nel 2019, rendendola la malattia infiammatoria cronica non trasmissibile più comune.
Secondo le linee guida la valutazione clinica della parodontite avanzata comprende cinque componenti: valutare l’entità del danno delle strutture che supportano i denti, l’estetica e la capacità di masticare e parlare; stabilire il numero di denti già persi a causa della patologia; determinare quali denti rimanenti possono essere salvati; valutare tutti i fattori nel cavo orale che potrebbero ostacolare o consentire la ritenzione dei denti e/o l’inserimento di impianti dentali e infine accertare la prognosi complessiva del paziente, inclusa la probabilità di progressione o recidiva della malattia, considerando la possibile presenza di fattori di rischio come il fumo e il diabete.
Il professor Maurizio Tonetti della Shanghai Jiao Tong University School of Medicine, in Cina, coautore della linea guida, ha dettagliatamente spiegato: «Questo processo diagnostico dettagliato è fondamentale in quanto ci consente di progettare un piano di trattamento multidisciplinare basato su ciò che è tecnicamente e biologicamente fattibile, conveniente e in linea con le preferenze e le aspettative del paziente».
Trattamento della patologia
Il trattamento proposto dall’Efp mira a controllare l’infiammazione e prevenire ulteriori danni ai tessuti di supporto dei denti e a ripristinare la funzione di questi ultimi. La terapia inizia con le raccomandazioni per la parodontite di stadio da I a III che includono una buona igiene orale, non fumare, controllare il diabete e una pulizia professionale dei denti sopra e sotto il bordo gengivale per rimuovere i batteri, come affermato nelle precedenti linee guida pubblicate nel 2020. Ulteriori trattamenti per la malattia di stadio IV possono comprendere la terapia ortodontica e quella protesica per sostituire i denti mancanti, supportata da denti o da impianti dentali.
Il professor Herrera ha sottolineato come l’estrazione dei denti per posizionare gli impianti dentali non sia un’opzione ragionevole se è possibile salvare i denti.
«Questa linea guida per la parodontite in stadio IV integra quella per gli stadi da I a III, il che significa che per la prima volta nella storia, ora abbiamo raccomandazioni europee per la gestione interdisciplinare e basata sull’evidenza di tutte le fasi di questa malattia – ha concluso il professor Andreas Stavropoulos, presidente dell’Efp –. L’applicazione delle linee guida dovrebbe migliorare la qualità del trattamento parodontale in Europa e nel mondo. L’Efp lavorerà con le società nazionali di parodontologia per tradurre e adattare al meglio le linee guida al contesto locale».
Lo sviluppo di queste linee guida e la loro pubblicazione sono stati interamente finanziati con risorse interne alla società scientifica, senza quindi nessun supporto da parte dell’industria nè di altre organizzazioni.
Luca Marelli
Giornalista Italian Dental Journal
Bibliografia:
1. Herrera D, Sanz M, Kebschull M, et al. Treatment of stage IV periodontitis: The EFP S3 level clinical practice guideline. J Clin Periodontol. 2022;49 Suppl 24:4-71.
2. Sanz M, Herrera D, Kebschull M, et al. Treatment of stage I-III periodontitis-The EFP S3 level clinical practice guideline [published correction appears in J Clin Periodontol. 2021 Jan;48(1):163]. J Clin Periodontol. 2020;47 Suppl 22(Suppl 22):4-60.