Il paziente S.A., di anni 40, maschio, non fumatore, con denti e parodonto in buone condizioni, riferisce di avere una tumefazione nella mucosa del labbro inferiore, che viene sempre più spesso “morsicata” durante la masticazione.
La lesione (figg. 1-2), presente da oltre un anno, è situata nella parte destra del labbro inferiore a poca distanza dal punto di passaggio tra la mucosa geniena e il vermiglione. Questa piccola formazione rotondeggiante di circa 1 cm ha una consistenza duro-elastica, margini ben definiti; si presenta mobile nei piani sottostanti e mostra un tessuto superficiale di aspetto e colore normali.
Il paziente non accusa alcun fastidio alla palpazione e gli unici discomfort sono riferiti solamente nei periodi in cui si infiamma, a causa di un’involontaria “pinzatura” da parte dei denti.
Si decide quindi per la sua asportazione effettuando, dopo anestesia locale perilesionale, un’incisione perimetrale, tenendo il tessuto in trazione mediante una pinzetta chirurgica dentata e completando la rimozione tramite forbicine per via smussa (figg. 3-4). I margini mucosi vengono poi suturati con filo riassorbibile 4/0 (fig. 5), che viene poi rimosso a distanza di una settimana (fig. 6).
Il piccolo pezzo asportato è stato inviato presso una struttura ospedaliera per l’esame istologico (da farsi sempre e comunque) e il risultato del referto si è dimostrato compatibile con il precedente sospetto diagnostico di fibroma traumatico.
In occasione di una visita effettuata dopo circa un anno, si è evidenziata una mucosa normale senza segni di recidiva (fig. 7). Tuttavia, il rischio di recidiva può sempre essere presente, come riportato anche in letteratura. Per questo motivo è necessario informare il paziente, raccomandando dei futuri controlli.

Paolo Pasqui
Libero professionista
Consiglierei al collega di informarsi sulla exeresi chirurgica mediante Laser a diodi : con tale metodica i vantaggi sono molteplici a) senza anestesia b) senza sanguinamento
c) senza suture d) decorso post-operatorio molto più confortevole per il paziente ed infine guarigione senza cicatrice
Grazie per l’informazione , ottima descrizione e ottime le foto . G.Vecchio
Caro collega,sono sostanzialmente d’accordo con quanto tu affermi, tranne che in due punti: 1)Le uniche volte che ho utilizzato il Laser a diodi per exeresi in mucosa
ho dovuto effettuare l’anestesia perche’ il paziente riferiva di “sentire”(probabilmente
per mia scarsa dimestichezza con la taratura del Laser)
2)Su pezzi anatomici cosi’ piccoli esiste una seppur minima percentuale di rischio di
creare col taglio Laser maggiori difficolta interpretative’per l’esame istologico.
TI ringrazio per l’intervento e ti saluto cordialmente
Sono io che ti ringrazio!
Cordiali saluti
caro collega ,intanto ti ringrazio per avermi fatto conoscere questo caso,peraltro ben esposto,e poi sono daccordissimo con tè per avere usato la tecnica chirurgica convenzionale.tanti saluti e a presto.
Caro Pasqui, l’utilizzo del laser a diodi nella exeresi dei fibromi della guancia richiede sempre l’utilizzo di anestetico. Per evitare l’anestetico si utilizza un laser ad erbio, anche se in questo caso abbiamo un laser non coagulativo con quindi il rischio di sanguinamenti comunque controllabili. I vantaggi del laser sono la semplicità dell’intervento, i non punti, guarigione veloce e senza rischi di retrazioni cicatriziali. Per l’esame istologico poi non vi è nessun problema.
Caro collega,ti ringrazio innanzitutto per la tua partecipazione e per le tue utili puntualizzazioni riguardo i vari tipi di Laser.Non vorrei però aver fatto passare
un messaggio sbagliato con le mie considerazioni: non
ho alcuna preclusione verso la chirurgia Laser- assistita,anzi ne apprezzo le indubbie qualità nel favorire una guarigione migliore e più confortevole per il paziente(come ricordato da Te ed altri colleghi).Per quanto riguarda il facilitare gli interventi,aggiungerei però che anche l’utilizzo del Laser necessita di una curva di apprendimento per sfruttarne a pieno le potenzialità .Cordiali saluti
Ti ringrazio per il tuo apprezzamento del case-report.Tuttavia,come
ho già ricordato prima ,non era assolutamente mia intenzione sancire il primato del bisturi sul Laser (o viceversa),soprattutto in casi di chirurgia molto semplice come questa.
Grazie ancora!
caro collega,intanto grazie per la risposta.anche io non precludo l’uso del laser,perchè anchio ne faccio largo uso,solo che nell’intervento sopracitato,anche io avrei usato la tua stessa tecnica.ti saluto,sempre in gamba,e a presto ciao.
Io non faccio chirurgia, ma invio a colleghi e/o strutture in grado di fare. Posso dire solo che ultimamente casi del genere me ne arrivano tanti.Non so perchè ma stanno aumentando. Ho riscontrato una base ansiosa…Avete informazioni a tal proposito?
caro collega a tal proposito non ho studi molto approfonditi, però come tè penso che lo stato d’ansia sempre più crescente dei giorni d’oggi,possa essere una concausa di tali eventi(mordicchiarsi le labra).ciao apresto.
cari colleghi, sono una vecchia pedodontista,universitaria e libero professionista,con master americano.Nei bambini devi fare di tutto: il laser a diodi mi facilita molto la piccola chirurgia e non solo. Per quello che riguarda la curva di apprendimento e’ la storia della nostra vita!