La paziente S.M. di anni 61 ha perso anni prima il molare superiore di destra e ci chiede la possibilità del ripristino dell’elemento perso (fig. 1).
Nella radiografia si apprezzano residui di una probabile amalgama (fig. 2) e le misurazioni della cresta residua (fig. 3) sono al limite della scelta terapeutica tra un mini-rialzo crestale e un grande rialzo, da noi preferito, anche per testare e monitorare nel tempo un nuovo, almeno per noi, tipo di innesto eterologo, rispetto a quello che impieghiamo solitamente (fig. 5). Questo tipo di bon-chips ha granula media ed è di facile manipolazione, non abbiamo volutamente aggiunto osso omologo.
Dopo aver aperto la classica botola vestibolare (fig. 4) e delicatamente spostato la membrana di Schneider, riempiamo la cavità con RegenerOss (Zimmer Biomet) e attendiamo il tempo classico di sei mesi. La paziente non manifesta nessun problema clinico né di tempistica, essendo da anni priva del sesto superiore.
Rientriamo inserendo un impianto sempre Zimmer del diametro 3.7 e lunghezza 13 per sfruttare al meglio il rialzo (fig. 9).
Trascorsi i classici tempi di integrazione inseriamo tappo di guarigione (fig. 11) e prendiamo impronta analogica.
Riceviamo il manufatto dal laboratorio (fig. 14), avvitiamo il moncone (figg. 12 e 13) e cementiamo la corona (figg. 15 e 16).
La stabilità implantare è di oltre 50 N, il monitoraggio nel tempo stabilirà il successo clinico; al momento i presupposti clinici sono nello standard per un caso ordinario come questo.

Aldo Crespi
Libero professionista a Corsico (Milano)