Il paziente R. D. C. di anni 45 si era presentato riferendo ripetuti ascessi in regione incisiva inferiore a livello del 42. Un’analisi radiografica ortopantomografica (fig. 1) effettuata nel novembre 2001 aveva posto in evidenza una grave lesione osteolitica che coinvolgeva l’intera radice dell’incisivo, meglio evidenziata da un particolare endorale (fig.2).
Le immagini radiografiche unitamente all’analisi anamnestica e clinica (fig. 3) avevano posto fiducia nella stabilità del 31, elemento di ponte solidarizzato protesicamente al 42, inducendo alla sola estrazione del dente fortemente compromesso sostituito da un impianto Pitt-Easy Oraltronics con innesto di biovetri (PerioGlas) a colmare le lacune ossee perimplantari (figg. 4, 5, 6 e 7).
A distanza di dieci anni l’esame obiettivo pone in risalto la buona situazione clinica del manufatto protesico e l’analisi radiografica effettuata con un moderno Carestream 9000 3D sottolinea come, nonostante sia stato impiegato un materiale oggi poco usato come la polvere di biovetri, e nonostante la protesizzazione “mista” dente naturale-impianto da molti sconsigliata, il risultato sia assolutamente soddisfacente (figg. 8, 9 e 10).

Roberto Ghiretti
Libero professionista a Porto Mantovano (Mantova)