La Society for Healthcare Epidemiology of America (Shea) ha emesso un documento aggiornato di raccomandazioni sull’igiene delle mani per gli operatori sanitari (1). Un gesto semplice ma per nulla banale, visto che la pubblicazione della Shea cita una ricerca (2) secondo cui solo il 7% del personale sanitario pulisce efficacemente l’intera superficie delle proprie mani.
Questo documento aggiorna le Strategie Shea 2014 per prevenire le infezioni associate all’assistenza sanitaria attraverso l’igiene delle mani e include strategie per prevenire le infezioni del tratto urinario associate al catetere, le infezioni da Clostridium diffcile, da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina e le infezioni del sito chirurgico.
Su Infection Control & Hospital Epidemiology, un articolo riunisce le raccomandazioni sulle migliori pratiche, sottoscritte da cinque organizzazioni mediche statunitensi, per proteggere pazienti e staff nelle strutture sanitarie. Le indicazioni sottolineano l’importanza di pelle e unghie sane e di favorire un facile accesso ai disinfettanti per le mani a base di alcol. «Coinvolgendo il personale sanitario e stabilendo processi affidabili, che abbiamo descritto nel documento, possiamo ottenere un’igiene delle mani efficace e coerente» ha affermato l’autrice principale Janet Glowicz, dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta.
La guida affronta il modo in cui le strutture possono addestrare il personale sanitario alla tecnica corretta, monitorarne la compliance, coinvolgerli nella selezione dei prodotti per mantenere la loro pelle sana e utilizzare correttamente i guanti. Gli autori entrano anche in dettagli come il più efficace posizionamento dei prodotti e la manutenzione dei disinfettanti e dei lavelli.
In particolare, il documento rivede le prove su smalto per unghie, gel e gommalacca, ricordando che le unghie con smalto standard o senza smalto sono più facili da pulire; in questo ambito, la guida lascia alla discrezione di ogni struttura sanitaria le modalità di implementazione dei programmi di prevenzione delle infezioni, ma entra nel merito relativamente alle attività che comportano i rischi maggiori, come gli interventi chirurgici. Almeno il personale che lavora in sala operatoria dovrebbe mantenere le unghie corte e naturali, prive di smalto ed estensori per unghie.
Gli autori consigliano di non fornire al personale sanitario disinfettanti individuali tascabili al posto dei distributori di disinfettante a parete e di non fornire saponi antimicrobici che contengono triclosan. In area chirurgica, l’igiene delle mani senza acqua ma con soluzioni specifiche è accettabile, mentre gli spazzolini dovrebbero essere evitati a causa del loro effetto negativo sulla salute della pelle. Le strutture sanitarie dovrebbero anche scoraggiare l’uso del doppio guanto, tranne in determinate circostanze.
Inoltre, quando il personale sanitario sospetta la presenza di microrganismi difficili da rimuovere, le misure di prevenzione andrebbero ulteriormente rafforzate, ed è opportuno ricorrere a tecniche strutturate per il lavaggio e l’igienizzazione delle mani, oltre a fare un appropriato utilizzo dei guanti.
Giampiero Pilat
Giornalista Italian Dental Journal
Bibliografia:
1. Glowicz JB, Landon E, Sickbert-Bennett EE, Aiello AE, deKay K, Hoffmann KK, Maragakis L, Olmsted RN, et al. SHEA/IDSA/APIC Practice Recommendation: Strategies to prevent healthcare-associated infections through hand hygiene: 2022 Update. Infect Control Hosp Epidemiol. 2023 Feb 8:1-22.
2. Haac, B, Rock, C, Harris, AD, et al. Hand hygiene compliance in the setting of trauma resuscitation. Injury 2017;48:165–170.