Nelle riabilitazioni di pazienti parzialmente e totalmente edentuli, l’utilizzo di protesi su impianti osteointegrati risulta essere una soluzione affidabile e perdicibile, con tassi di successo a lungo termine elevati (1).
La letteratura dimostra anche che l’inserimento di impianti in siti post-estrattivi immediati garantisce percentuali di successo tra il 90 e il 100% (2, 3). In questi casi inoltre si possono ottenere risultati estetici elevati quando il posizionamento dell’impianto avviene senza incisioni e nella regione più posteriore (palatina o linguale) dell’alveolo post-estrattivo (4, 5).
Il parametro fondamentale per il carico immediato è la stabilità primaria, ossia la stabilità delle viti in titanio appena inserite nell’osso con una presenza consentita di micromovimenti dell’impianto compresa tra 50 e 150 micron. Alcuni autori riferiscono che torque di inserimento tra i 32 e i 50 Ncm sono un’indicazione adeguata di stabilità primaria per il carico immediato (6, 7, 8).
L’utilizzo di impianti conici con superfici rugose permette di raggiungere ottimi valori di stabilità primaria anche in osso di bassa qualità (9) e valori di perdita di osso marginale dopo tre mesi inferiori rispetto agli impianti cilindrici (10).
Caso clinico
Il caso trattato riguarda un paziente maschio di 63 anni che si è presentato alla nostra osservazione per risolvere un problema di edentulia parziale nel quadrante 2. All’esame clinico si rileva mancanza del 25-26-27 e presenza del solo elemento radicolare del 24 (fig. 1). All’esame radiografico (fig. 2) non si rilevano lesioni ossee a carico della radice e si apprezza una buona disponibilità di osso basale. Si è deciso insieme al paziente di eseguire un trattamento implantare post-estrattivo immediato del 24 a carico immediato del 24 e 25.
L’intervento ha previsto l’estrazione atraumatica della radice del 24 con conseguente inserimento di un impianto a forma conica (IS II Active, Neo Biotech) nella parte posteriore dell’alveolo più l’inserimento di un secondo impianto nella regione del 25 in osso nativo.
Nella stessa seduta è stata rilevata un’impronta per la preparazione da parte del tecnico di due provvisori uniti su due monconi provvisori con sistema ad avvitamento diretto, posizionati il giorno dopo l’intervento (figg. 3 e 4) eliminando i contatti in occlusione con i denti antagonisti.
In seguito a un periodo di guarigione di tre mesi, in cui si è avuto il completamento del processo di osteointegrazione degli impianti e di maturazione dei tessuti molli gengivali, si è provveduto alla sostituzione degli elementi protesici provvisori con monconi e corone in metallo-ceramica definitive singole cementate. Nel controllo a 18 mesi (figg. 5 e 6) si possono apprezzare l’ottima guarigione e maturazione dei tessuti molli e la stabilità dell’osso a livello marginale.
Bibliografia
1. Leonhardt A, Gröndahl K, Bergström C, Lekholm U. Long-term follow-up of osseointegrated titanium implants using clinical, radiographic and microbiological parameters. Clin Oral Implants Res. 2002;13:127-32.
2. Gomez-Roman G et al. Immediate postextraction implant placement with root-analog stepped implants: surgical procedure and statistical outcome after 6 years. Int J Oral Maxillofac Implants 2001; 16: 503.
3. Polizzi G et al. Immediate and delayed implant placement into extraction sockets: a 5-year report. Clin Implant Dent Relat Res 2000; 2: 98.
4. Schwartz-Arad D, Chaushu G. Immediate implant placement: a procedure without incisions. J Periodontol. 1998 Jul;69(7):743-50.
5. Chen ST, Darby IB, Reynolds EC, Clement JG. Immediate implant placement postextraction without flap elevation. J Periodontol. 2009 Jan;80(1):163-72.
6. Dos Santos MV, Elias CN, Cavalcanti-Lima JH. The effects of superficial roughness and design on the primary stability of dental implants. Clin Implant Dent Relat Res. 2011;13:215-23.
7. Wang HL, Ormianer Z, Palti A, Perel ML, Trisi P, Sammartino G. Consensus conference on immediate loading: the single tooth and partial edentulous areas. Implant Dent. 2006;15:324-33.
8. Misch CE, Wang HL, Misch CM, Sharawy M, Lemons J, Judy KW. Rationale for the application of immediate load in implant dentistry: part II. Implant Dent. 2004;13:310-21.
9. Lozano-Carrascal N, Salomó-Coll O, Gilabert-Cerdà M, Farré-Pagés N, Gargallo-Albiol J, Hernández-Alfaro F. Effect of implant macro-design on primary stability: A prospective clinical study. Med Oral Patol Oral Cir Bucal. 2016 Mar 1;21(2):e214-21.
10. Torroella-Saura G, Mareque-Bueno J, Cabratosa-Termes J, Hernadez-Alfaro F, Ferres-Padrò E, Calvo Guirado JL. Effect of implant design in immediate loading. A randomized, controlled, split-mouth, prospective clinical trial. Clin Oral Implants Res 2015 Mar; 26(3):240-4.

Carlo Saccone
Carlo Saccone, libero professionista presso la struttura Sicor srl di Torino
il 24 sembrerebbe recuperabile,con una buona componente ossea tutta intorno.
Al caro collega gfoca che scrive qui sopra, vorrei solo ricordare che Carlo ha specificato nel testo che gli accordi con la paziente prevedevano l’avulsione del 2.4 analizzando nel loro insieme costi e benefici. Non dobbiamo infatti mai dimenticare che attaccato al dente esiste un paziente con un universo di sfumature che non sempre si risolvono spiegando che intorno al 2.4 esistono più o meno osteociti.
Sarebbe bello, e la “puntualizzazione” è corretta, ma la realtà è un’altra.
Aldo