La paziente, donna di 65 anni, fumatrice con una media di dieci sigarette al giorno, con un positivo quadro clinico generale, si presenta alla nostra osservazione con un ascesso in regione 12 per esito di un trauma meccanico avvenuto con un mazzo di chiavi due settimane prima. All’esame obiettivo si nota la presenza di una fistola in regione 12 (fig. 1), con mobilità orizzontale della corona e sondaggio vestibolare di 7 mm con fuoriuscita di pus. La radiografia in regione 12 (fig. 2) mostra la presenza di un perno metallico e corona in metallo-ceramica, senza evidenti segni di riassorbimento osseo.
Si decide di intervenire con l’estrazione del 12 e contestuale inserimento di un impianto e provvisorio avvitato per soddisfare le richieste estetiche della paziente. Vengono prese delle impronte per preparare un provvisorio in resina da applicare alla fine dell’intervento, che viene eseguito in anestesia loco-regionale, sotto copertura antibiotica (Augmentin 1 gr ogni 12 ore per 6 giorni). Dopo aver scollato un lembo vestibolare ed estratto la radice del 12, viene effettuata un’accurata toilette chirurgica del sito ricevente e successivamente inserito un impianto Vega con superficie ContacTi (Klockner Implant System) (fig. 3). L’impianto è stato inserito circa 1 mm più apicale rispetto alla cresta ossea palatale. Si riesce a ottenere un’ottima stabilità primaria malgrado la mancanza della parete ossea vestibolare per una profondità di 4 mm dalla cresta ossea (fig. 3).
Dopo aver avvitato sull’impianto un abutment in titanio per provvisorio, viene ribasato direttamente in bocca il guscio in resina preparato in precedenza (fig. 4). Il provvisorio viene poi rifinito, lucidato e riavvitato senza carico funzionale. Prima di suturare il lembo viene innestato vestibolarmente un sostituto osseo di origine bovina in granuli (Ti-Oss) per ricostruire la parete vestibolare mancante. Non viene applicata nessuna membrana di contenimento ma solo adattato il lembo mediante punti di sutura (fig. 5). La radiografia intraoperatoria mostra il corretto inserimento dell’impianto (fig. 6 a sinistra) e quella post-operatoria mostra l’ottimo adattamento del provvisorio (fig. 6 a destra).
Vengono rimossi i punti dopo due settimane dall’intervento. Dopo due mesi i tessuti molli dimostrano un’ottima guarigione (fig. 7) e vengono prese le impronte definitive per la finalizzazione del caso. Viene utilizzato un abutment diritto definitivo, modificato seguendo i principi della tecnica Bopt di Ignazio Loi. Anche la corona in metallo-ceramica viene fabbricata seguendo gli stessi principi. I tessuti molli mostrano un buon adattamento dopo la cementazione definitiva (fig. 8) e la radiografia di controllo mostra un ottimo fit della corona e del moncone (fig. 9).
L’utilizzo dell’impianto Vega ha permesso di ottenere un’ottima stabilità primaria con la possibilità di fare un carico immediato post-estrattivo. Inoltre, la superficie implantare ContacTi ha portato a un’ottima osteointegrazione in due mesi, permettendo di ottenere un rapido e soddisfacente risultato clinico.

Emil Sild
Libero professionista a Bologna
Buonasera ,ovviamente il risultato sembra ineccepibile;
ma per mia personale incertezza personale, mi piacerebbe vedere una cone beam di profilo tra 5-6 mesi, per osservare come e’ rimasta conservata la corticale vestibolare,grazie
da Sandro Di Giuseppe