L’inserzione di un impianto post-estrattivo ha mostrato un alto grado di successo e di soddisfazione del paziente associato al raggiungimento di una buona estetica gengivale (1, 2). Dopo l’estrazione si assiste a un fisiologico riassorbimento osseo, sia orizzontale che verticale (3, 4). Questo riassorbimento si assesta tra il 29% e il 63% sul piano orizzonatale e tra l’11% e il 22% su quello verticale, con maggiore coinvolgimento del versante vestibolare rispetto al quello palatale (4).
Alcuni autori suggeriscono il posizionamento di un biomateriale a lento riassorbimento all’interno dell’alveolo in modo da prevenire la perdita delle strutture di sostegno (5, 6). Comparando i dati in letteratura si osserva che il tasso di successo a due anni di una terapia implantare eseguita su osso guarito è molto simile a quello in cui l’impianto viene posizionato in un sito post-estrattivo associato a un biomateriale a lento riassorbimento (7, 8).
Il presente studio documenta il posizionamento di un impianto post-estrattivo associato a un biomateriale a lento riassorbimento allo scopo di preservare e incrementare la parete ossea verticale e palatale.
Caso clinico
Una paziente si è presentata alla nostra osservazione lamentando dolore in zona 24 alla percussione. L’esame obiettivo mostra la presenza dell’elemento 24 fratturato verticalmente e del 25 con otturazione mesio-occluso-distale in amalgama e fattura della cuspide palatina, come confermato dall’esame radiografico (fig. 1). Si decide per l’estrazione del 24 con posizionamento post-estrattivo di un impianto e rigenerazione dell’alveolo con biomateriale. L’elemento 25 verrà riabilitato mediante cementazione di un intarsio in composito.
Un’ora prima dell’intervento sono stati somministrati al paziente Amoxicillina + Acido Clavulanico (Augmentin, GlaxoSmithKline) e un antidolorifico (Brufen 600, Abbot Laboratories). Il cavo orale è stato disinfettato per due minuti mediante sciacquo con collutorio a base di clorexidina (Corsodyl, GlaxoSmithKline). L’anestesia plessica a base di Articaina 4% con adrenalina 1:100000 (Citocartin, Molteni Dental) è stata eseguita nella regione del forame infraorbitario e, palatalmente, a livello dell’emergenza del nervo naso-palatino.
È stato sollevato un mini-lembo muco-periosteo per accedere ai frammenti radicolari dell’elemento 24. La parete vestibolare e palatina mostravano una deiscenza di circa 3 mm, fortunatamente, però, il setto inter-radicolare era ben rappresentato e integro. Il sito è stato, quindi, preparato e un impianto conico da 4.2 mm di diametro e 11.5 mm di lunghezza (Dynamix, Cortex) è stato inserito sul lato palatale. Appare ben evidente il riassorbimento osseo a carico della parete palatina e vestibolare e distanza presente tra impianto e parete vestibolare superiore a 2 mm (fig. 2). Per preservare l’alveolo e rigenerare la parete vestibolare e palatina, si è deciso di inserire un biomateriale a lento riassorbimento capace, una volta posizionato nel sito, di indurirsi e rimanere in posizione (Easy-Graft Crystal, Sunstar Guidor) (fig. 3). La capacità del materiale di indurirsi al contatto col sangue ha facilitato questa operazione e ha dato maggiori garanzie di immobilità dell’innesto inserito. Data la stabilità implantare superiore a 50 Nm, una corona provvisoria in acrilico a carico immediato è stata cementata e due punti in seta sono stati eseguiti.
Una radiografia endorale post-operatoria conferma il corretto posizionamento dell’impianto e del biomateriale all’interno del sito post-estrattivo (fig. 4). Dopo 4 mesi è stato rimosso il provvisorio, evidenziando la salute dei tessuti perimplantari, ed è stato inserito sul moncone il transfer a strappo, quindi una impronta in polietere (Impregum, 3M-Espe) è stata rilevata. Il caso è stato ultimato posizionando sull’impianto una corona avvitata in metallo-ceramica sottolineando il buon mimetismo e il ripristino dei diametri vestibolo-palatini e apico-coronali dei tessuti duri e molli (fig. 5).
Bibliografia
1. Hartlev J1, Kohberg P, Ahlmann S, Andersen NT, Schou S, Isidor F. Patient satisfaction and esthetic outcome after immediate placement and provisionalization of single-tooth implants involving a definitive individual abutment. Clin Oral Implants Res. 2014 Nov;25:1245-50.
2. Imbrugia M. Immediate placement of conical connections implant and provisionalizzation in anterior area: a 4 years prospective clinical study. Clin Oral Implants Res 25, 2014, 1-389.
3. Clementini M, Tiravia L, De Risi V, Vittorini Orgeas G, Mannocci A, De Sanctis M. Immediate implant placement to preserve alvolar ridge dimensions after tooth extraction: a systematic review and meta-analysis. Clin Oral Implants Res 25, 2014, 1-389.
4. Tan WL, Wong TLT, Wong MCM, Lang NP. A systematic review of post-extractional alveolar hard and soft tissue dimensional changes in humans. Clin Oral Implants Res 23, 2012, 1-21.
5. Borgia V, Alfonsi F, Marconcini S, Covani U, Barone A, Tonelli P. Tissue stability of implant placed in fresh extraction sockets: a 5-year prospective single cohort study. Clin Oral Implants Res 25, 2014, 1-389.
6. Wang RE, Lang NP. New insights into ridge preservation after tooth extraction. Clin Oral Implants Res 23, 2012, 147-156.
7. Lang NP, Lui P, Lau KY, Wong MCM. A systematic review on survival and success rate of implants placed immediatly into fresh extraction sockets after at least 1 year. Clin Oral Implants Res 23, 2012, 39-66.
8. Malchiodi L, Ghensi P, Cucchi A, Corrocher G. A comparative retrospective study of immediately loaded implants in postextraction sites versus healed sites: results after 6 to 7 years in the maxilla. Int J Oral Maxillofac Implants. 2011;26:373-84.
Autori: Marco Montanari, ricercatore presso l’Università di Bologna; Luca Bartoletti, studente di odontoiatria all’Università di Bologna

Marco Montanari
Contrattista presso l'Università di Bologna