La predicibilità del risultato nell’uso di impianti a diametro ridotto (inferiore o uguale a 3 mm) anche quando sottoposti a carico immediato è ormai ampiamente documentata (1, 2). Gli impianti di diametro ridotto hanno pertanto la loro peculiare indicazione di utilizzo nella sostituzione di incisivi laterali del mascellare e per gli incisivi della mandibola, ma anche in alternativa alla rigenerazione ossea, dove a parità di risultato presentano una riduzione di costi e tempi di trattamento (3).
Gli impianti a diametro ridotto con connessione cono-morse (minore o uguale a 5¡) e platform-switching (Facility, Neodent) mettono insieme una serie positiva di caratteristiche che hanno permesso il loro utilizzo in condizioni particolarmente critiche, tanto da garantire il risultato anche nel carico immediato, come nel caso riportato, dove oltre al diametro trasversale osseo insufficiente per tecnica chirurgica tradizionale si evidenziano fenestrazioni della corticale vestibolare.
Sfruttando la platform-switching (4) e la connessione cono-morse si è potuto realizzare contestualmente al posizionamento implantare anche la rigenerazione one-stage con apporto di biomateriale (Dbbm in formulazione particolata).
Un’ulteriore peculiarità degli impianti Facility è data dalla possibilità di utilizzare connessioni avvitate che, in caso di carico immediato, garantiscono una guarigione senza insulti di residui di cemento che possono decretare il fallimento di tale procedura (5).
Pertanto, l’utilizzo di impianti con diametro ridotto può essere una valida alternativa di trattamento a lunghe, costose e poco predicibili tecniche di rigenerazione ossea, sfruttando un disegno implantare capace di dare stabilità primaria importante anche in osso di scarsa qualità. Inoltre la connessione fixture-abutment cono-morse funziona da sigillo alla colonizzazione batterica (6), garantendo anche maggiore stabilità rispetto alle connessioni flat-to-flat o a esagono esterno, che si traduce in una minore sollecitazione delle fixture che risulta fondamentale nel contenimento dei micromovimenti entro i limiti di tolleranza per garantire l’ottenimento dell’osteointegrazione. Infine Facility è l’unico tra gli impianti a diametro ridotto a permettere di realizzare protesi avvite all’interfaccia tra componente intermedia e abutment.
Caso clinico
Il paziente in prima visita lamentava dolore e mobilità in regione incisiva inferiore; all’esame obiettivo si verificava la presenza di uno splintaggio degli elementi 3.2, 3.1, 4.1, 4.2, realizzato con fibra ad alto peso molecolare e composito.
L’esame radiografico mostrava una radiotrasparenza da lesione ossea circonferenziale all’apice di 4.1, che coinvolgeva anche gli elementi adiacenti. Nell’immediato si è optato per la rizectomia di 4.1, rimandando a un ulteriore appuntamento per terapia causale.
Il charting iniziale dava una misurazione al sondaggio di 4.2, 3.1, sull’aspetto mesiale superiore a 11 mm.
Il charting di rivalutazione a due mesi evidenziava un miglioramento generalizzato in tutti i quadranti, ma Bop e profondità di sondaggio non facevano spostare il profilo di rischio, altissimo, per la zona degli incisivi inferiori.
Si interveniva estraendo gli elementi 3.2, 3.1, 4.2 e contestualmente si inserivano gli impianti Facility Neodent, andando a colmare i difetti ossei con particolato osseo di origine bovina (Bio-Oss, Geistlich).
Nella stessa seduta venivano posizionati due monconi conici per avvitata in connessione conometrica negli ingaggi implantari dei Facility sui quali si posizionavano due torrette in titanio che splintate venivano improntate e trasferite in laboratorio per la realizzazione di un modello master per la costruzione di un provvisorio in resina avvitato, che veniva consegnato a 24 ore dall’intervento.
Bibliografia
1. Avila G, Galindo P, Rios H, Wang HL. Immediate implant loading: current status from available literature. Implant Dent. 2007 Sep;16(3):235-45.
2. Andersen E, Saxegaard E, Knutsen BM, Haanaes HR. A prospective clinical study evaluating the safety and effectiveness of narrow-diameter threaded implants in the anterior region of the maxilla. Int J Oral Maxillofac Implants. 2001 Mar-Apr;16(2):217-24.
3. Cho SC, Froum S, Tai CH, Cho YS, Elian N, Tarnow DP. Immediate loading of narrow-diameter implants with overdentures in severely atrophic mandibles. Pract Proced Aesthet Dent. 2007 Apr;19(3):167-74.
4. Heitz-Mayfield LJ. Peri-implant diseases: diagnosis and risk indicators. J Clin Periodontol. 2008 Sep;35(8 Suppl):292-304.
5. Rodríguez-Ciurana X, Vela-Nebot X, Segalà-Torres M, Calvo-Guirado JL, Cambra J, Méndez-Blanco V, Tarnow DP. The effect of interimplant distance on the height of the interimplant bone crest when using platform-switched implants. Int J Periodontics Restorative Dent. 2009 Apr;29(2):141-51.
6. do Nascimento C, Miani PK, Pedrazzi V, Gonçalves RB, Ribeiro RF, Faria AC, Macedo AP, de Albuquerque RF Jr. Leakage of saliva through the implant-abutment interface: in vitro evaluation of three different implant connections under unloaded and loaded conditions. Int J Oral Maxillofac Implants. 2012 May-Jun;27(3):551-60.

Angelo Marangini
Libero professionista a Napoli