La soluzione delle problematiche estetiche del settore anteriore superiore è una delle richieste più frequenti dei pazienti e motivo di grande impegno professionale per l’odontoiatra. Molti casi possono essere trattati nella maniera più conservativa possibile, mediante l’utilizzo di faccette in ceramica cementate con tecnica adesiva.
Proprio la cementazione adesiva, oltre a un’attenta pianificazione, rappresenta una delle fasi più delicate di questo tipo di trattamento. La perfetta adesione del manufatto in ceramica prevede il rispetto rigoroso di tutti i passaggi che vanno dal trattamento della ceramica alla gestione dei tessuti dentari mineralizzati.
Grande importanza riveste la scelta del cemento composito che dovrebbe avere le più alte caratteristiche fisico-meccaniche possibili, consentire un adeguato tempo di lavoro durante la cementazione e garantire stabilità cromatica.
Per questo motivo in questo caso clinico si è utilizzato come cemento un composito fotopolimerizzabile, reso più fluido grazie a un ciclo di preriscaldamento. Le procedure adesive sono state svolte sotto il costante utilizzo della diga di gomma ed è stata fatta un’attenta procedura di rifinitura dei margini sotto microscopio e completamente a mano (bisturi, specillo e filo interdentale), evitando l’uso di frese diamantate, gommini da lucidatura o strip da rifinitura.
La paziente presentava una consistente perdita di tessuto dentale dei due incisivi centrali superiori. L’analisi estetica del sorriso metteva in evidenza una linea incisale inversa e la presenza di spazi interdentali ampi.
La terapia ha previsto l’allungamento di corona e due faccette in ceramica feldspatica su 1.1 e 2.1. I follow-up successivi e il controllo a 1 anno dal trattamento hanno mostrato l’ottima integrazione dei restauri, il mantenimento della salute parodontale e confermato l’elevato potenziale biomimetico delle faccette.

Maurizio D'Amario
Libero professionista, Università degli Studi dell’Aquila
Ottimo risultato, complimenti.