Il successo clinico dell’implantoprotesi si basa sul principio dell’osteointegrazione e sulla stabilità dei tessuti molli perimplantari. L’osteointegrazione è stata, negli ultimi decenni, oggetto di numerosissimi studi. Per garantire ai pazienti un successo a lungo termine e con eccellenti risultati estetici, la gestione dei tessuti perimplantari è di fondamentale importanza. Questi svolgono una funzione di barriera per le malattie batteriche, formando un sigillo che va a proteggere il tessuto osseo sottostante e contribuendo a garantire un processo di osteointegrazione ottimale.
Dopo l’inserimento dell’impianto, l’integrazione dei tessuti molli inizia entro la prima settimana, il coagulo sanguigno perimplantare è infiltrato da neutrofili che lo degradano, si stabilisce un sigillo mucoso iniziale da parte di leucociti infiltrati in un denso reticolo di fibrina. Dopo due settimane i fibroblasti sono la popolazione cellulare più rappresentata, essi formano tessuto connettivo ricco di cellule e strutture vascolari. Sin dalla prima settimana si evidenziano i primi segni di proliferazione epiteliale. A quattro settimane la densità dei fibroblasti diminuisce, l’epitelio giunzionale aumenta e occupa il 40% circa dell’interfaccia mucoso. Dopo sei-otto settimane l’epitelio giunzionale è completo e fra la sesta e la dodicesima settimana il tessuto connettivo a contatto con l’impianto va incontro a ulteriore maturazione da fibroblasti, strutture vascolari e fibre collagene, prevalentemente allineate parallelamente alla superficie implantare. I tessuti molli necessitano di circa 12 settimane per ottenere un sigillo mucoso perimplantare ottimale (studio sperimentale di Cochran et al. eseguito su cani) (1).
BioHPP: serie di casi
La ricerca e l’evoluzione dei materiali ha consentito di realizzare nuovi dispositivi, capaci di stimolare l’integrazione tissutale. In particolare i polimeri Peek evidenziano una biocompatibilità e una risposta ottimale con i tessuti molli. L’introduzione da parte della bredent medical di abutment implantari ibridi in BioHPP, un derivato dal Peek a cui sono stati aggiunti micro-riempitivi ceramici per migliorarne le caratteristiche fisiche, consente di avere a disposizione dei dispositivi che stimolano la crescita dei tessuti molli favorendo la formazione di un sigillo mucoso perimplantare ottimale.
Nelle immagini cliniche di seguito presentate è possibile apprezzare la crescita dei tessuti perimplantari intorno agli abutment, che possono essere impiegati dopo la riapertura o attuando il protocollo “one-abutment one-time”, che rappresenta la soluzione ottimale, poiché prevede l’immediato inserimento dell’abutment, senza doverlo più rimuovere durante le fasi successive della riabilitazione protesica.
I casi clinici presentati sono tutti in area estetica. Oltre all’integrazione tissutale sono state rispettate le parabole gengivali, realizzate in funzione del profilo d’emergenza dell’elemento dentale protesizzato mancante e speculare a quello adiacente. I quattro casi clinici sono relativi a pazienti di età compresa tra 50 e 60 anni, di cui tre a carico differito e uno a carico immediato. È apprezzabile che non si evidenzia nessuna differenza di guarigione dell’ampiezza biologica perimplantare. Le immagini si riferiscono all’immediata rimozione del provvisorio a distanza di 90 giorni dalla riapertura e a sei mesi dal carico immediato.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che BioHPP permette una migliore adesione dei tessuti epiteliali rispetto al titanio. In uno studio sperimentale su cani (2), la valutazione istomorfometrica quantitativa dei tessuti molli ha evidenziato delle differenze a favore degli abutment in BioHPP rispetto a quelli in titanio: i tessuti molli perimplantari presentavano altezza e spessore maggiori sugli abutment in BioHPP creando un sigillo biologico tra l’abutment e i tessuti molli.
I risultati clinici di uno studio prospettico a cinque anni su abutment in BioHPP a carico immediato non evidenziano alterazioni significative dei livelli ossei e dei tessuti molli perimplantari, rispetto alle misurazioni iniziali e assenza di sanguinamento al sondaggio (3).
Bibliografia
1. Cochran DL, Hermann JS, Schenk RK, Higginbottom FL, Buser D. Biologic width around titanium implants. A histometric analysis of the implanto-gingival junction around unloaded and loaded non- submerged implants in the canine mandible. J Periodontol. 1997 Feb;68(2):186-98.
2. Sanchez de Val JEM, Perez Albacete Martinez C, Gehrke S, Ramirez Fernandez MP, Vicent VG, Gomez Moreno G, Calvo Guirado JL. Periimplant tissues behavior around non-titanium material: Experimental study in dogs. Ann Anat. 2016 Jul;206:104-9.
3. Professor José Eduardo Maté Sanchez de Val, Murcia, Spain. Five-year follow-up of immediate restorations with ceramic reinforced PEEK.

Fabio De Pascalis
Libero professionista ad Andria (BT)