L’ipersensibilità dentinale, che al giorno d’oggi colpisce una persona su tre (1), è un disturbo che non impatta soltanto sulla salute orale, ma può anche avere conseguenze significative sulla qualità di vita di chi ne soffre: i pazienti tendono non solo a rinunciare a cibi e bevande caldi o freddi, ma anche a diradare le visite dal dentista per evitare di sollecitare il dolore (2) o per paura che il dolore possa essere attribuito a un problema più grave o oneroso (3).
Per aiutare dentisti e igienisti a misurare l’entità del problema, Gsk Consumer Healthcare ha presentato in Italia quest’anno il Dental Hypersensitivity Experience Questionnaire (Dheq), un questionario che consente di valutare l’intensità della sensibilità dentinale e il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti.
Tale questionario è alla base dello studio, realizzato nel 2013 in collaborazione con la School of Clinical Dentistry dell’Università di Sheffield, che ha indagato il dolore correlato alla sensibilità dentale e le sue conseguenze sulla vita di circa 900 sofferenti, attraverso 48 domande focalizzate su 5 aree della qualità della vita: restrizioni funzionali, modificazioni dei propri comportamenti per prevenire la sollecitazione del dolore, impatto emotivo e sociale, cambiamenti nella percezione di se stessi in relazione a questo fastidio (4).
Il Dheq ha rivelato il sorprendente impatto dell’ipersensibilità dentinale sulla vita quotidiana (5):
Il 70% dei sofferenti sente di aver perso il piacere di mangiare e bere, il 52% cambia la propria modalità di lavare i denti, il 47% si sente frustrato perché non trova una soluzione al problema, il 91% è rassegnato a considerare il problema come parte della propria vita, il 44% si considera una persona non in salute e il 33% riporta che l’avere i denti sensibili li fa sentire più vecchi.
L’azienda Gsk Consumer Healthcare nel 2018 ha dunque illustrato a oltre 800 igienisti dentali in tutta Italia come il questionario Dheq possa rappresentare uno strumento per valutare le conseguenze dell’ipersensibilità dentinale anche in relazione ai trattamenti suggeriti, consentendo così una miglior gestione della terapia.
Bibliografia
1. Addy M. Dentine Hypersensitivity: new perspectives on an old problem. Int Dent J 2002; 52: 367-375.
2. Schiff T et al. Am J Dent. 2009 Mar;22 Spec No A:8A-15A – Schiff T et al. J Clin Dent 2009; 20(4): 131-136.
3. Addy M. Int. J. Dent. 2002;52;367-375 – Baker S et al. – GSK data on file RH01897. August, 2014; GSK Data on Dile Sensitive Teeth and Attitude Study. 2008.
4. Dentine Hypersensitivity Experience Questionnaire (DHEQ) Pooled Analysis Study, Adapted from RH02026, GSK Data on File; Sufi F and Baker S. The subjective experience of dentine hypersensitivity – a pooled analysis. Presented ad 93rd General Session & Exhibition of the IADR. 2015.
5. Baker S et al. Longitudinal validation of the Dentine Hypersensitivity Experience Questionnaire (Dheq). Poster presentato in occasione della sessione ed esposizione generale IADR/AADR/CADR, 20-23 marzo 2013, Seattle, Washington.