A inizio novembre è stata presentata la prima unità mobile odontoiatrica in Lombardia, tra le prime in Italia, realizzata dall’Istituto Stomatologico Italiano di Milano anche con il contributo di Fondazione Cariplo. È stata ideata per facilitare l’accesso alle cure dei cittadini fragili e sensibilizzare la comunità sui temi della prevenzione delle patologie del cavo orale e in particolare dello screening del cancro della bocca, per il quale nello specifico Andrea Edoardo Bianchi, presidente dell’Istituto, ha richiesto il patrocinio dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Milano.
L’unità mobile odontoiatrica è stata inaugurata alla presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e di altri rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali, di enti e associazioni, nella cornice delle celebrazioni per i 110 anni dell’Istituto Stomatologico Italiano, che in tutti questi anni ha contribuito a formare intere generazioni di medici e odontoiatri.
«Mobilità, prevenzione, ma non solo. L’unità mobile odontoiatrica – ha dichiarato il direttore generale dell’Istituto Stomatologico Italiano Dario Seghezzi – è attrezzata anche per poter intervenire, in accordo con gli enti e le istituzioni preposte e ottenute le autorizzazioni necessarie, in occasione di emergenze o situazioni di calamità naturale, rispondendo così ai bisogni odontoiatrici più urgenti della popolazione».
L’unità mobile è un automezzo dotato di riunito dentale e apparecchiature specialistiche, ideato non solo per effettuare visite di screening sul territorio, organizzare e partecipare a iniziative di sensibilizzazione sui temi della prevenzione delle patologie del cavo orale, ma anche per rispondere ai bisogni della comunità in termini di mobilità, con la possibilità di erogare prime visite e prestazioni odontoiatriche direttamente presso i Centri diurni disabili, le Residenze sanitarie assistenziali e altre strutture e associazioni che si occupano di fragilità. Al termine del necessario iter autorizzativo, l’unità mobile potrà integrare così ulteriormente i servizi offerti dal progetto Accesso disabilità e fragilità alle cure odontoiatriche (Ado), formalizzato nel 2014 dall’Istituto e che ha coinvolto sino ad oggi oltre 2.000 pazienti, di cui oltre 900 con gravi disabilità psico-fisiche.
