Con il nuovo Kavo OP 3D si ha la possibilità di acquisire immagini volumetriche impostando quattro diverse risoluzioni dell’immagine (basso dosaggio, standard, alta risoluzione, endodonzia) e fino a quattro differenti formati del campo di vista (da 5×5 a 9×14 cm). Il volume 5×5, in associazione alla risoluzione endo, consente di ottimizzare le diagnosi localizzate a un solo dente ed endodontiche. Il volume 6×9 offre, invece, la possibilità di acquisire l’arcata inferiore o quella superiore; il volume 9×11 consente di acquisirle entrambe contemporaneamente. Il massimo volume, 9×14, permette di estendere la diagnosi ai condili e alle vie aeree. Inoltre la funzione SmartView 2.0 consente di posizionare liberamente, in riferimento all’area anatomica di interesse, il campo di vista selezionato, potendone altresì regolare altezza e diametro.
Mediante l’utilizzo della funzione FastScan l’acquisizione panoramica impiega soltanto 9 secondi. La successiva applicazione della funzione OrthoFocus consente di ottenere automaticamente la visualizzazione dello strato a fuoco ottimale. Grazie alla funzione OrthoSelect gli elementi dentali da acquisire possono essere selezionati uno a uno, così come l’intera arcata superiore o inferiore e l’Atm; la dimensione del campo di vista varierà automaticamente in funzione della scelta effettuata. Il tutto è semplicemente gestibile da un computer portatile o da un PC presente all’interno dello studio.
La funzione QuickCompose, disponibile sia in modalità panoramica che 3D, genera in tempi estremamente rapidi un’anteprima delle immagini acquisite, consentendo così una prima valutazione diagnostica. L’immagine appare automaticamente sull’interfaccia utente al termine della scansione. Inoltre, la funzione di riduzione degli artefatti metallici (Mar), attivabile per tutti i campi di vista del sistema Kavo OP 3D, contribuisce a ottenere immagini di ottima qualità in tutte le situazioni, dall’endodonzia all’implantologia fino ai casi maxillo-facciali.
«Ciascuna caratteristica del nuovo KaVo OP 3D è stata progettata per aumentare l’efficienza dello studio odontoiatrico. Il posizionamento del paziente è estremamente semplice e l’interfaccia utente realmente intuitiva.
I protocolli di acquisizione, inoltre, sono stati ottimizzati al fine di garantire il miglior flusso operativo per lo studio» spiegano dall’azienda.
Per oltre 50 anni, il nome Orthopantomograph è stato sinonimo di estrema affidabilità e di elevata qualità diagnostica. Ora, il nuovo KaVo OP 3D, rappresenta il primo Orthopantomograph a sostituire il piombo comunemente utilizzato nei tubi radiogeni con un materiale alternativo “eco-friendly” in grado di garantire un fattore di attenuazione della radiazione equivalente. Congiuntamente alle caratteristiche di risparmio energetico dell’apparecchiatura, OP 3D contribuisce, quindi, alla sostenibilità dello studio.
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