Un paziente di circa 45 anni in ottime condizioni di salute orale si presenta per un dolore intenso localizzato a livello del margine linguale destro. In seguito alla visita è stata scoperta una lesione ulcerativa a livello del margine linguale (fig. 1). La causa della lesione era un trauma determinato dal margine linguale tagliente della corona fratturata dell’elemento 46. In seguito al rifacimento conservativo dell’elemento il dolore non diminuisce e i segni clinici permangono. All’esame obiettivo si evidenzia una lesione in corrispondenza del margine linguale destro, terzo medio, rilevata di aspetto biancastro dura ed estremamente dolente alla palpazione. I linfonodi sottomandibolari di destra erano lievemente rigonfi e dolenti.
È necessaria un’accurata valutazione del caso, si informa il paziente della necessità di prelevare parte della lesione per escludere la possibilità che si tratti di una lesione maligna o in caso contrario di intervenire immediatamente per risolvere il problema. La procedura indicata in questi casi è la biopsia incisionale, in quanto nel caso in cui si tratti di una lesione maligna il chirurgo potrà eseguire l’intervento avendo come riferimento la lesione stessa e distanziandosi da essa al momento dell’incisione. È allestito un campo operatorio per chirurgia pulita e si fa eseguire al paziente uno sciacquo con clorexidina. Si esegue quindi un’anestesia perilesionale (mezza tubofiala con vasocostrittore) infiltrando lentamente i margini molto dolenti del tessuto patologico e in seguito si procede con l’incisione del tessuto (figg. 2 e 3). Si decide di asportare il margine superiore della lesione prelevando anche parte del tessuto sano, accorgimento molto utile per l’anatomopatologo ai fini della diagnosi istologica. L’incisione si continua in profondità fino alla porzione muscolare sottostante per circa 3-4 mm. Il tessuto è poi asportato e conservato in formalina tamponata (figg. 4 e 5). La sutura è eseguita con punti staccati semplici in seta 4/0 e sono rimossi a distanza di una settimana (fig. 6). La diagnosi inviata dall’anatomopatologo è di carcinoma spinocellulare. Il referto conferma il dato clinico che faceva propendere per una lesione di probabile natura maligna. L’evento traumatico protratto in sede ha portato ad una modificazione patologica del tessuto che con il tempo ha assunto caratteri di malignità. Il paziente, informato dell’esito dell’esame bioptico, è stato inviato dal chirurgo maxillo facciale per la terapia definitiva.
Pubblicato il 15/03/2011

Alberto Pispero
Specialista in Chirurgia orale - Università di Milano, Unità operativa di patologia e chirurgia orale