
Gaetano Scaramozzino
Presentato a Expodental Mind, il nuovo gestionale di AndiLab, uno strumento pensato da odontoiatri per odontoiatri. Può rappresentare un’opportunità per quel 35% di studi dentistici che ancora non dispongono di un applicativo di questo tipo
Dalle analisi svolte da Andi e dal suo Centro Studi, risultano oltre il 35% gli studi dentistici non ancora dotati di un software gestionale.
Anche da queste considerazioni, oltre che dalla volontà di fornire un aiuto concreto ai professionisti del settore per gestire quella parte burocratica che sempre di più sottrae tempo alla clinica, nasce Mind, il nuovo programma gestionale sviluppato da AndiLab in collaborazione con Exabyte, una software house italiana guidata da un giovane dentista.
In dettaglio Mind, presentato all’Expodental Meeting di Rimini, è un gestionale in grado di provvedere alle esigenze dello studio odontoiatrico in senso ampio: un vero e proprio assistente digitale, capace di fornire un aiuto concreto in tutte quelle operazioni amministrative e burocratiche che quotidianamente il titolare di studio si trova a dover affrontare.
Mind può essere la soluzione ideale per gli studi che non si sono ancora dotati di un gestionale, ma può essere valutato anche come alternativa a quello attualmente in uso, assicurandosi naturalmente di essere in grado di recuperare dall’azienda che amministra il gestionale tutti i dati pregressi dello studio.
La piattaforma è stata creata grazie alla collaborazione tra il team informatico di AndiLab, la factory che fa capo all’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), e l’esperienza di un gruppo di odontoiatri soci Andi che hanno svolto il ruolo di beta tester, che hanno permesso di considerare una gran varietà di scenari che si possono presentare quotidianamente all’interno di uno studio odontoiatrico tramite feedback continui.
«Mi piace definirla come una mente collettiva in cui gli utilizzatori stessi contribuiscono costantemente a fornire suggerimenti per migliorare il sistema. Una mente collettiva di singoli professionisti che ne fanno la forza dell’unità» dichiara Gaetano Scaramozzino, odontoiatra e fondatore di Exabyte, la società informatica che si è occupata di sviluppare il gestionale.
Il risultato si traduce in uno strumento che consente al professionista una gestione a 360° dei bisogni dello studio con la possibilità di condividerne gli aspetti voluti con gli altri componenti del team odontoiatrico, tramite l’utilizzo di qualsiasi dispositivo fisso o mobile. Il software nasce infatti “mobile first” sin dalla sua progettazione, con applicazione dedicata fruibile sia da smartphone che da tablet. Per usufruire del software sarà necessario acquistare la licenza al prezzo di 500 euro per i soci Andi e 1.800 per i non soci.
Le caratteristiche dell’applicativo
Tra gli aspetti più significativi del nuovo gestionale Mind di Andi ci sono l’accesso diretto e immediato ai dati clinici dei pazienti, le attività di segreteria e amministrazione velocizzate e standardizzate, gli appuntamenti, fatture e scadenze incombenti programmate in modo semplice e immediato, un archivio completo di tutte le operazioni e servizi dei propri pazienti, ma anche un’analisi minuziosa di tutte le attività dello studio e una chat che risponde in tempo reale e che può trasformarsi, all’occorrenza, anche in audio-chat. «Queste funzionalità si basano sulla risposta a necessità di vita vissuta, piccole agevolazioni che abbiamo scelto di dare per aiutare a sgravare il clinico dal diventare un amministrativo, e per permettergli di fare la clinica al meglio delle proprie possibilità» continua il dottor Scaramozzino.
Inoltre, la piattaforma risulta essere multi-studio e multi-postazione, permettendo la gestione dello studio dalla medesima interfaccia e con l’utilizzo di una singola licenza, e all-inclusive, dal momento che non prevede moduli aggiuntivi e attivazione di licenze per ogni singola sede: tutte le migliorie e le aggiunte che verranno implementate in futuro, grazie ai feedback degli utenti che sceglieranno di utilizzarla, non richiederanno costi aggiuntivi per poter essere utilizzate. Dal punto di vista della compatibilità è pensata per funzionare su tutti i sistemi operativi (Windows, macOS o Linux) e per non richiedere requisiti hardware onerosi, destinati a rapida obsolescenza.
Relativamente alla gestione degli altri strumenti digitali presenti in studio, Mind consente la condivisione dei piani di cura e delle schede 3D, facilitando una comunicazione trasparente, la gestione dei flussi economici e il consenso informato grazie a una visualizzazione più comprensibile per il paziente della propria situazione dentale.
La scelta del cloud
L’ambiente della piattaforma è il cloud, una tecnologia che non richiede espansioni o integrazioni ai sistemi informatici già presenti nelle strutture sanitarie dei suoi utilizzatori e che permette l’accesso al software da qualsiasi dispositivo.
«Il nostro applicativo nasce in cloud anche per motivi che riguardano la sicurezza, tematica oggi sempre più attuale dato l’aumento dell’incidenza delle truffe informatiche e dei casi di phishing. Questo ovviamente, ricorrendo al cloud, non può succedere, poiché non si va ad agire a livello locale ma tutta la mole di dati viene costantemente salvata e backuppata sul cloud – spiega il dottor Scaramozzino –. Un altro aspetto importante dell’utilizzo del cloud è la possibilità di decidere a quali attori dello studio permettere la visualizzazione di quale tipo di dati, di decidere, insomma, “chi” accede a “cosa”. Sono stati studiati una serie di livelli di accesso al dato definiti secondo un criterio di utenti, ruoli e permessi, contestualizzando il tutto all’interno dello studio odontoiatrico. L’accesso totale al dato sarà disponibile esclusivamente al titolare che potrà decidere, a discrezione della sua impostazione di lavoro, chi tra collaboratori, dipendenti, segretaria, igienista e quant’altro potrà accedere a determinati dati e chi, invece, non avrà tale possibilità».
Luca Marelli
Giornalista Italian Dental Journal