Nella moderna odontoiatria, non vi è un solo elemento chiave per un’estetica esente da stress. Infatti, gli ingredienti che portano a un risultato perfetto in caso di restauro diretto in composito sono vari e possono dipendere per certi versi dalla vostra tendenza artistica di quel giorno.
Non è un segreto che la condizione sine qua non dell’odontoiatria cosmetica e restaurativa è la predicibilità. I materiali da restauro predicibili si distinguono per l’effetto camaleonte, la facile lucidabilità, le proprietà fisiche biomimetiche, la texture e la lavorabilità ideali, la minima contrazione da polimerizzazione, la maggior resistenza all’usura e la buona radiopacità. Più il materiale lavora e meno dovete lavorare voi. In passato si doveva ricorrere ai restauri adesivi in ceramica.
GrandioSO di Voco è un innovativo composito nanoibrido che rappresenta un cambio di paradigma in quanto i restauri diretti in composito diventano semplici, con una predicibilità fisica ed estetica costante nel tempo.
Biomimetica
La capacità biomimetica di un materiale è l’altra caratteristica da tenere in considerazione per riprodurre fedelmente in un restauro lo smalto e la dentina naturali. I diversi compositi che ho provato in precedenza presentavano diverse criticità. Un prodotto può per esempio essere realmente perfetto dal punto di vista ottico, ma un incubo per quanto riguarda la lavorazione. Può non aderire allo strumento, ma può anche non aderire a nulla. Può essere piacevole da sagomare e modellare, ma mancare di effetto camaleonte e radiopacità.
Nello sviluppo di GrandioSO, Voco è riuscita a riprodurre esattamente i parametri fisici e ottici della struttura dentale naturale, permettendo la realizzazione di qualunque restauro diretto per ripristinare la forza naturale del dente a lungo termine.
Caratteristiche fisiche
GrandioSO rappresenta il culmine di anni di collaborazione nella ricerca che ha portato alla realizzazione di un composito con una percentuale di riempitivo eccezionalmente alta e pari all’89% (in peso). Di conseguenza, una percentuale alta di riempitivo equivale a una contrazione da polimerizzazione lineare bassa, uno dei principali problemi degli altri sistemi compositi. Dato che le carie ricorrenti sono il motivo principale del fallimento clinico, questa caratteristica permette il mantenimento dell’integrità marginale e un successo a lungo termine ottimale.
Modulo elastico e comportamento termico
Voco ha utilizzato due componenti principali che conferiscono forza a GrandioSO. La ceramica vetrosa è stata incorporata in un letto di resina con il 60% di nanoparticelle funzionalizzate (20-40 nm). La forza è parte integrante della progettazione di un composito, in quanto i materiali da restauro saranno soggetti agli stessi carichi ciclici dinamici e di usura a cui è sottoposta la struttura dentale naturale. Il ripristino della resistenza del dente, nonché della struttura dentale residua, deve rappresentare una priorità. GrandioSO è quindi il materiale composito diretto più simile al dente naturale attualmente disponibile, con un modulo elastico superiore a 16,55 GPa (gamma della dentina: da 16,55 a 18,62). I risultati del carico termico sono ugualmente sorprendenti e mostrano una variazione dimensionale assolutamente minima nell’ambito di una lesione di 5 mm di diametro e una variazione di 11 °C. Questo è importante per evitare la flessione e l’usura da ciclo termici della struttura dentale residua, in caso contrario si andrebbe incontro a un degrado accelerato.
Invincibilità della superficie: il composito come la ceramica?
Le ragioni dell’eccezionale longevità della superficie di GrandioSO sono multifattoriali. Innanzitutto GrandioSO vanta una microdurezza Vickers che supera i 211 MHV, ben due volte superiore rispetto a quella degli altri compositi testati e simile a quella dello smalto umano (350-450 MHV). Questo è significativo per le caratteristiche di resistenza di qualunque restauro ed è una proprietà preziosa per la resistenza marginale all’usura e all’infiltrazione. Infatti, la combinazione di durezza di superficie, coefficiente biomimetico di espansione termica ed elevato contenuto di riempitivo rende questo composito una reale alternativa ai restauri in ceramica.
Onori e gloria: resistenza alla frattura, alla compressione e forza tensile
Uno dei fattori principali che ha richiamato la mia attenzione sull’uso di GrandioSO in tutte le applicazioni di restauro adesivo nei posteriori è la sua resistenza alla compressione. A 439 MPa la resistenza è significativa: è il solo composito finora testato che supera la resistenza alla compressione della mia ceramica preferita per restauri indiretti (IPS e-max, Amherst, NY). In tale contesto si comporta come la ceramica, il che è un comportamento invidiabile per ogni composito. Questo è importante per la durata dei restauri posteriori in quanto la deformazione non elastica o “indurimento permanente” distrugge l’integrità e l’adesione marginale. La tensione sotto stress è solitamente il tallone di Achille di qualunque materiale. GrandioSO ha un valore di forza tensile di 72 MPa, quasi due volte quello della dentina naturale.
Estetica senza problemi: l’effetto camaleonte
Ottenere ottimi risultati estetici con un composito diretto è assai difficile. Voco ha fatto in modo che GrandioSO sia di semplice utilizzo non solo nel posizionamento, ma anche nella scelta del colore. Grazie alle esclusive proprietà ottiche di GrandioSO, spesso è sufficiente una sola tinta principale per eseguire un restauro completamente invisibile. Se pensate di dover essere più creativi e miscelare i colori, non c’è problema. Voco ha creato due tinte esclusive: GA3.25 e GA5. Nel caso mostrato, è stata utilizzata la tinta A5 per l’aspetto cervicale della lesione subgengivale MODB e la tinta GA3.25 per l’intero aspetto coronale. La lucidabilità di questo composito è eccezionale e senza errori.
Semplicità nell’estetica, forza nella predicibilità, e piacevolezza nel posizionamento fanno di GrandioSO di Voco l’elemento chiave per un’estetica predicibile nella moderna odontoiatria restaurativa.
Il seguente caso clinico mostra le caratteristiche e i vantaggi di questo moderno composito nanoibrido.
Descrizione del caso clinico
Una donna di 89 anni mostrava un caso di carie profonda ricorrente a carico delle superfici prossimali-cervicali del dente 24 MODB con un vecchio restauro in amalgama in situ. Dopo l’analisi radiografica e clinica della vitalità e un’attenta valutazione della struttura dentale residua è stato deciso di sostituire il restauro in amalgama con un restauro diretto in composito. È stato accertato che un dente così policromatico che presentava una sclerosi pulpare estesa sarebbe stato restaurato al meglio con un composito diretto adesivo, in quanto era necessario conservare al massimo la struttura dentale residua. Il premolare è stato quindi isolato mediante diga di gomma prima di rimuovere la vecchia amalgama dal dente ed estirpare la carie mediante frese (figg. 1-2-3).
Successivamente sono state adattate due matrici sezionali (V-ring system, Triodent, NZ), che sono state fissate con appositi tensionatori e cunei interdentali (fig. 4). Come adesivo è stato scelto Futurabond NR (Voco), un adesivo self-etch fotopolimerizzabile. Dopo l’attivazione, l’adesivo è stato massaggiato per 20 secondi. L’applicazione è stata seguita da 5 secondi asciugatura con aria e da 10 secondi di fotopolimerizzazione, secondo le istruzioni d’uso (figg. 5-6).
La cresta marginale è stata costruita coronalmente con il composito nanoibrido GrandioSO nella tinta GA3.25, mentre la cresta marginale cervicale è stata realizzata con la tinta GA5 (fig. 7). Dopo la rifinitura delle pareti prossimali mesiali e distali, la cavità occlusale residua è stata riempita a incrementi con GrandioSO GA3.25 e ogni strato è stato polimerizzato per 20 secondi. La tinta del restauro fornisce un’eccellente corrispondenza con il tessuto dentale residuo del 24 (fig. 8).
La fase di contouring è stata seguita da quella di finitura della superficie occlusale. Con la lucidatura si è completato il restauro (figg. 9-10).
L’immagine radiografica postoperatoria conferma l’eccellente radiopacità di GrandioSO e mostra l’adattamento preciso del restauro ai margini, nonché il profilo di emergenza prossimale naturale (fig. 11).

Clarence Tam
Libera professione a Remuera, Auckland (Nuova Zelanda). Presidente New Zealand Academy of Cosmetic Dentistry 2022.
Egr. collega,
non entro nel merito o meno della necessità di sostituire quell’amalgama in quanto non si può chiaramente dedurre dalle immagini. Per quanto attiene la ricostruzione mi permetto alcune osservazioni:l’anatomia della parete mesiale è troppo influenzata da gancio e/o cuneo e questo non è corretto; inoltre la bonifica della cavità lascia, da quanto si può vedere, molto a desiderare. Per quanto riguarda la modellazione direi che la cresta distale forse andava abbassata e il colore anche se prematuro dirlo, non sembrava eccezzionale. Mi spiace ma la vedo così.
Bel caso,
trovo il restauro ottimamente eseguito!
per tiziano:eccezionale con una sola zeta
il caso è bello
Caro Clarence,
quando la conservativa sarà tutta al tuo livello avremo raggiunto uno standar di vera eccellenza.
Complimenti per il caso, la documentazione, e la passione per i dettagli.
Un saluto e buon lavoro.
Aldo
x lucia : una maggiore attenzione alla clinica, che alla grammatica, anche se è evidente che hai ragione.
Hi Guys,
Thank you all for your supportive comments. The caries was cervical in position to the amalgam and given that this 90 year old woman had near-complete pulpal sclerosis, this restoration was reasonable. Please let me know your experiences with Grandio SO. I find it has an excellent balance of opacity and translucency creating the optimal chameleon effect in posterior restorations. Look forward to hearing more from you.
Happy Easter and Best Regards,
Clarence