Giunge alla nostra osservazione una paziente di anni 40 in buono stato di salute generale. Il motivo della visita è una lesione a carico del pavimento orale di destra. La paziente lamenta una fastidiosa sensazione di gonfiore che aumenta e si riduce ciclicamente. La mucosa sovrastante è di aspetto biancastro e presenta una piccola disepitelizzazione sul polo antero superiore. La lesione si sviluppa al di sopra della plica sottolinguale di destra e alla palpazione presenta una consistenza elastica. La pervietà del dotto della ghiandola sottomandibolare è mantenuta.
La lesione è presente da circa sei mesi. La radiografia occlusale non evidenzia alcuna radiopacità nella sede della lesione. In corrispondenza del ventre linguale sono presenti numerose formazioni ghiandolari minori e maggiori. Di queste ultime fanno parte la ghiandola sottolinguale e il dotto escretore della ghiandola sottomandibolare. L’interruzione della fuoriuscita del fluido salivare determina l’accumulo del secreto all’interno della ghiandola stessa o nei tessuti circostanti portando alla formazione di una tumefazione. Causa di questo problema può essere una patologia ostruttiva del dotto della ghiandola o un trauma dello stesso. Il volume della neoformazione può essere tale da rendere difficoltosa la masticazione e aumenta la probabilità di traumi accidentali in corrispondenza del tessuto di rivestimento. Nel caso presentato si osserva come, con la lingua in protrusione, la lesione frizioni sul margine incisale degli elementi inferiori. Questo fenomeno determina uno stimolo infiammatorio cronico che modifica l’aspetto della lesione portando a un ispessimento della parete.
Il trattamento risolutivo è l’asportazione chirurgica della lesione e l’analisi anatomopatologica che confermi l’ipotesi diagnostica. La diagnosi differenziale in questo caso è da porre tra patologia ostruttiva del dotto della ghiandola sottomandibolare, una cisti della ghiandola sottolinguale (ranula) e una cisti da stravaso di una ghiandola salivare minore (mucocele). Radiograficamente non si osserva la presenza di formazioni radiopache che possano far pensare alla presenza di calcoli e l’aspetto clinico non sembra far pensare a una ranula, ma a una cisti traumatica da stravaso di una ghiandola salivare minore (mucocele). L’asportazione chirurgica è molto semplice e, se effettuata in modo corretto, è praticamente priva di rischi.
Una modesta infiltrazione di anestetico, mezza tubofiala con adrenalina, è sufficiente per ottenere una idrotomia del tessuto separando la base della lesione dai piani sottostanti e diminuendo il sanguinamento nell’area di intervento. La lesione è ancorata con filo di sutura in seta 4/0; trazionando il tessuto è possibile effettuare un’incisione alla base rispettanto le strutture anatomiche circostanti (dotto escretore sottomandibolare e ghiandola sottolinguale). I lembi sono suturati con monofilamento riassorbibile 5/0 e il prelievo è fissato in formalina e inviato ai colleghi per l’analisi istologica. La diagnosi anatomopatologica è di mucocele con diffusa flogosi cronica e acuta e conferma la diagnosi clinica.

Alberto Pispero
Specialista in Chirurgia orale - Università di Milano, Unità operativa di patologia e chirurgia orale