La recente classificazione delle malattie parodontali e perimplantari definisce la mucosite come una lesione infiammatoria della mucosa che circonda un impianto in assenza di perdita di osso marginale. Il segno patognomonico di mucosite è il sanguinamento al sondaggio, mentre i segni aggiuntivi possono includere rossore, gonfiore e suppurazione.
La mucosite è una condizione reversibile e non necessariamente evolve verso la perimplantite; tuttavia in presenza di alcune condizioni ci può essere una progressione della lesione con conseguente perdita ossea perimplantare. Per questo motivo è molto importante fare diagnosi precoce e procedere il prima possibile al trattamento della mucosite tramite il controllo meccanico del biofilm e l’eventuale aggiunta di agenti antimicrobici o antibiotici applicati localmente.
Caso clinico
Il presente caso clinico descrive un nuovo approccio per il trattamento della mucosite, che associa alla strumentazione meccanica l’utilizzo di un antibiotico locale.
Il paziente, un signore di 62 anni in buona salute generale, si presenta alla nostra attenzione lamentando fastidi in zona 21, dove è presente una corona implanto-supportata eseguita 12 anni prima. All’esame clinico si evidenzia una mucosa perimplantare edematosa e gonfia, con sondaggio vestibolare e interprossimale di 5 mm associato a sanguinamento ed essudato.
Sono state eseguite due sedute di terapia eziologica a distanza di una settimana una dall’altra, associata all’utilizzo di antibiotico locale. La disgregazione del biofilm è stata effettuata con punte ultrasoniche metalliche rivestite in teflon e curette in fibra di carbonio. La strumentazione è stata effettuata ponendo particolare attenzione a non traumatizzare i tessuti molli per ridurne il più possibile la contrazione. Al termine di ogni seduta di strumentazione meccanica è stato applicato localmente un antibiotico topico a base di doxiciclina al 14% veicolata da un carrier biodegradabile che ne permette il rilascio controllato (Ligosan, Kulzer Dental). Il gel è stato inserito all’interno del tragitto transmucoso tramite una punta montata su apposita pistola erogatrice. Il gel deve essere introdotto in eccesso a partire dal fondo della tasca e fuoriuscire dal margine gengivale.
In tutte le situazioni di malattia perimplantare la strategia di trattamento, oltre alle procedure professionali di rimozione del biofilm, deve includere motivazione e istruzioni sull’uso dei dispositivi di igiene orale domiciliare. Il paziente è stato istruito a utilizzare uno spazzolino ultra morbido nella zona trattata, a fare controllo chimico di placca con clorexidina 0,12% per 15 giorni e a utilizzare un filo interdentale spugnoso specifico per le componenti protesiche implantari.
Clinicamente, dopo due settimane si è osservata la completa eliminazione del sanguinamento al sondaggio e una riduzione della profondità di sondaggio dovuta alla maggior resistenza alla penetrazione della sonda da parte della mucosa perimplantare risanata.
Il paziente è stato inserito in terapia di supporto con frequenza trimestrale. L’esame clinico al controllo a tre mesi dal baseline evidenzia la stabilità dei risultati ottenuti.
Il protocollo combinato di terapia meccanica associata all’applicazione locale di Ligosan ha mostrato ottimi risultati nel trattamento della mucosite perimplantare, portando alla scomparsa completa di tutti i segni clinici dell’infiammazione.
Autori
Martina Stefanini DDS, PhD, ricercatrice presso l’Università di Bologna
Matteo Sangiorgi DDS,PhD, assegnista di ricerca all’Università di Bologna
Giovanni Zucchelli DDS, PhD, professore associato all’Università di Bologna

Martina Stefanini
DDS, PhD, assegnista di ricerca all'Università di Bologna