Sono passati quasi 20 anni dall’approvazione all’utilizzo di allineatori trasparenti finalizzati al trattamento ortodontico da parte dell’Fda, e da allora questo tipo di tecnica ortodontica ha conosciuto continui aggiornamenti e progressivi perfezionamenti sotto molteplici punti di vista: caratteristiche della biomeccanica, indicazioni di trattamento, protocolli clinici, programmazioni terapeutiche e supporti tecnologici (1).
È oggi possibile ottenere risultati di alto livello utilizzando meccaniche semplificate e biologicamente guidate: particolarmente efficaci risultano i protocolli che sfruttano allineatori a rivalutazione sequenziale con tecnica digitale. L’aggiornamento periodico dei modelli digitali consente infatti di generare forze leggere e finemente calibrate, fondamentali al fine di ottimizzare l’efficacia ed efficienza del movimento dentale e il massimo controllo tridimensionale dell’elemento dentale.
Caso clinico
Il paziente L. J., 23 anni, I classe molare bilaterale, si presenta un affollamento lieve in arcata superiore e medio in arcata inferiore, in presenza di overbite aumentato. Data la richiesta di affrontare il caso in maniera possibilmente invisibile, si decide di eseguire il trattamento mediante metodica CA-Digital sfruttando le potenzialità di una programmazione a rivalutazione progressiva.
I modelli digitali, rinnovati ogni 8 settimane, hanno consentito di aggiornare frequentemente l’effettiva condizione clinica del paziente, ottimizzano la sequenza dei movimenti ortodontici progressivi, evitano spiacevoli errori di programmazione e permettono di correggere ed adattare il piano terapeutico in caso di fattori imprevedibili (traumi, otturazioni, non perfetta aderenza da parte del paziente alle indicazioni cliniche) che rischiano di allungare, anche considerevolmente, tempi e costi del trattamento.
La previsione iniziale comprendeva 8 mesi e 4 step di allineamento; la cura effettiva ha invece richiesto 10 mesi di trattamento per perfezionare la rotazione dell’elemento 3.2 grazie ad attivazioni selettive del set-up eseguite direttamente sull’ultimo allineatore con pinze dedicate.
Al termine del trattamento i risultati ottenuti mostrano l’ottenimento di un allineamento ottimale sia in arcata superiore che inferiore, e un soddisfacente overbite. La contenzione è stata realizzata con un retainer fisso da 34 a 44 in arcata inferiore e un CA passivo in arcata superiore.
Il rispetto dei limiti biologici del movimento dentale è stato assicurato dall’impiego, secondo il protocollo CA-Digital, di 3 allineatori progressivamente più rigidi: 0,5 mm (prima settimana), 0,625 mm (seconda settimana), 0,75 mm (terza e quarta settimana) per ogni step di trattamento, per la durata complessiva di un mese. Inoltre, il protocollo prevede durante il primo step un massimo di 0,5 mm di spostamento all’interno dell’alveolo: tale movimento, praticamente impercettibile, ha lo scopo di provocare vasodilatazione locale e di aumentare la densità di osteoblasti e osteoclasti nella sede del movimento ortodontico. Attivazioni successive, di entità massima di 1 mm, generano nel legamento parodontale regioni di pressione e conseguente riassorbimento osseo, e regioni di trazione, caratterizzate da una più lenta, apposizione ossea; al fine di favorire tale riapposizione ed evitare che avvenga il solo riassorbimento, con conseguente mobilità e recidiva della posizione dentale, sono necessarie almeno 17 ore al giorno di utilizzo del dispositivo.
L’attuale protocollo clinico-gestionale CA-Digital (Scheu-Dental) è frutto di oltre dieci anni di ricerca ed esperienza clinica di un team internazionale di esperti, supportato da una solida casistica clinica rappresentata dai circa 150.000 casi trattati in più di 50 Paesi in cui opera nel mondo. Attualmente nel mondo si contano oltre 4.100 medici certificati e 170 laboratori accreditati.
Bibliografia
1. Rossini G, Parrini S, Castroflorio T, Deregibus A, Debernardi CL. Efficacy of clear aligners in controlling orthodontic tooth movement: a systematic review. Angle Orthod. 2015 Sep;85(5):881-9.
Autori
Andrea Volpato, resident presso il Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Padova
Francesca Balestro, igienista dentale libero professionista a Thiene (VI)
Lorenzo Favero, direttore della Scuola di specializzazione in ortognatodonzia all’Università di Padova

Andrea Volpato
Resident presso il Dipartimento di neuroscienze dell'Università di Padova