Le nuove frontiere dell’odontoiatria conservativa estetica, oltre a garantire risultati sempre più predicibili, assicurano una maggiore semplicità ed efficienza delle tecniche operative. Un protagonista di questa evoluzione è il composito Bulk Fill, che permette di otturare fino a quattro millimetri di spessore, senza la necessità d’incrementi; si possono quindi evitare i rischi della stratificazione, tecnica assodata ma non priva d’inconvenienti come vuoti, contaminazioni e una scarsa adesione degli strati.
Disponibile sul mercato già da molti anni, questa speciale resina composita ha visto migliorare le sue qualità solo recentemente, grazie anche all’introduzione di nuovi fotoiniziatori, fondamentali per aumentare il grado di conversione dei monomeri in catene polimeriche. Tutto ciò si traduce in ottime proprietà meccanico-fisiche e biologiche del materiale, che vanta inoltre uno stress di polimerizzazione ridotto. La praticità d’uso, data dalla riduzione dei tempi operativi, combina ottimi risultati estetici, vista la proprietà di queste masse di imitare il colore naturale del dente.
Le caratteristiche finora descritte sono ben esemplificate nel caso clinico che segue, a testimonianza degli ultimi sviluppi in tema di adesione che rendono possibile, da un lato, eseguire migliori otturazioni estetiche e, dall’altro, snellire i protocolli di lavoro. La terapia descritta, proposta al paziente dopo un’attenta anamnesi, seguita dall’esame obiettivo e dalle consuete indagini radiologiche, ha previsto la sostituzione di restauri pregressi con chiari segni d’infiltrazione marginale (fig. 1) presenti sugli elementi 1.7 (occlusale) e 1.6 (occluso-mesiale), più la realizzazione dell’otturazione sul 1.5 cariato (distale).
Il trattamento è stato svolto sotto diga di gomma e, una volta rimossi sia i vecchi materiali che il tessuto infetto, rispettando i principi dell’odontoiatria minimamente invasiva, si è proceduto alla mordenzatura selettiva dello smalto. La successiva applicazione del sistema adesivo è stata portata a termine con Adhese Universal (Ivoclar-Vivadent) che, grazie all’ergonomico dispenser a forma di penna, permette di dosare e frizionare il prodotto all’interno della cavità in maniera ottimale e senza sprechi (fig. 2).
L’adesivo è stato quindi polimerizzato con una lampada a Led polywave (Bluephase, Ivoclar-Vivadent) per dieci secondi, solo dopo l’applicazione di un soffio d’aria per favorire l’eliminazione dei solventi e ottenere così un film omogeneo. Per l’otturazione di II classe del 1.6, una volta ricostruita la parete distale del 1.5 e adattata la matrice sezionale, è stato creato un build-up con Tetric Evo Flow (Ivoclar-Vivadent), composito ideale per conseguire un sottofondo adeguatamente disposto senza inficiare la stabilità del restauro (fig. 3).
Ricreata la parete mesiale dell’elemento 1.6 (fig. 4), il passaggio successivo è stato il riempimento delle cavità con Tetric EvoCeram Bulk Fill (Ivoclar-Vivadent), utilizzato anche nelle fasi precedenti. Come anticipato, la peculiarità di questo composito è la possibilità di essere introdotto, modellato e polimerizzato (per 20 secondi) in un’unica soluzione, semplificando pertanto lo svolgimento dell’otturazione stessa.
I restauri sono stati poi perfezionati con l’impiego di particolari resine per caratterizzarne la superficie occlusale (fig. 5); alcuni clinici ritengono superfluo quest’ultimo passaggio che, in effetti, non ha alcun obiettivo funzionale, bensì quello di donare maggiore profondità e tridimensionalità al restauro, in accordo con le sempre più frequenti richieste estetiche dei pazienti. Infine, per le fasi di rifinitura e lucidatura sono stati utilizzati i gommini Venus Supra (Heraeus Kulzer) allo scopo di eliminare ogni rugosità che possa causare l’accumulo di placca e la pigmentazione nel tempo, ottimizzando così il risultato estetico (fig. 6).
Autori: Giacomo Derchi, odontoiatra e ricercatore all’Università di Pisa; Riccardo Aiuto, odontoiatra presso l’Istituto Stomatologico Italiano

Giacomo Derchi
Odontoiatra e ricercatore all'Università di Pisa
Caro Collega,
caso esemplare di passione per il dettaglio, complimenti scontati, mi raccomando predica il ” VERBO “.
Un caro saluto e come sempre buon lavoro.
Aldo
Complimenti veramente sentiti!
Un autentico capolavoro.