La riabilitazione di pazienti edentuli o potenzialmente edentuli ad oggi è da considerarsi una procedura affidabile e predicibile attraverso il confezionamento di protesi fisse a supporto implantare di tipo full-arch a carico immediato. La rigidità della struttura svolge un ruolo importante nella riduzione dei micromovimenti a carico degli impianti, a tutto vantaggio del successo implanto protesico.
Le strutture metalliche dilatano molto i tempi di consegna del manufatto. Oggi sono disponibili fibre di vetro preimpregnate che possono essere utilizzate per il confezionamento della struttura con una rigidità ottimale, riducendo di molto i tempi di laboratorio (1).
Caso clinico
Paziente donna di anni 62 non fumatrice in buona salute generale con compromissione parodontale di gran parte degli elementi dentari dell’arcata inferiore (fig. 1).
Si decide per una riabilitazione inferiore con inserimento di impianti a carico immediato e confezionamento di una overdenture con struttura in fibra di vetro di lunga durata.
La prima fase ha previsto la presa di impronte di precisone e una ceratura diagniostica con il confezionamento di un cucchiaio individuale con la modellazione degli elementi di protesi con la duplice funzione di indicatore chirurgico e cucchiaio per l’impronta.
Previa anestesia plessica con articaina 1:200000 si è proceduto all’estrazione atraumatica degli elementi dentari 33, 32, 31, 41, 42, 43; si è deciso di mantenere 38 e 48, dato che la loro stabilità risultava essere buona, anche al fine di garantire una propriocezione della stabilità occlusale.
Sono stati inseriti 5 impianti in zona 36, 34, 43, 44, 46 (Implassic FT2, Dental-Tech) e per tutti gli impianti si è ottenutà una stabilità primaria di 35 Ncm. Il porta impronte individuale è stato utilizzato come guida per l’inserimento degli impianti (figg. 2 e 3).
Per ogni impianto sono state avvitate le connessioni esterne (Pdm, Dental-Tech) e i cilindri protesici (Ctem, Dental-Tech).
Dopo isolamento del campo oeratorio con diga di gomma, è stato posizionato il cucchiaio individuale e controllata la corretta posizione portandolo in occlusione. I cilindri protesici sono stati solidarizzati con resina. In questo modo si è potuta prendere un’impronta funzionale della posizione degli impianti e dell’occlusione (figg. 4 e 5). Le impronte sono state consegnate al tecnico che, in base alla ceratura diagnostica, ha confezionato una overdenture con struttura in fibra di vetro (fig. 6).
Sono state quindi montate le cuffie di guarigione e dati punti di sutura. Il giorno seguente è stata consegnata l’overdenture e regolata l’occlusione. A 7 giorni è stata rimossa la sutura e ricontrollata l’occlusione. Sono stati effettuati controlli a 30 e 60 giorni, a 6 mesi, 12 mesi e 24 mesi (figg. 7 e 8).
Discussione
Il carico immediato di protesi fisse mandibolari del tipo full-arch viene oggi considerata una procedura affidabile e riproducibile. Il carico precoce non è responsabile della formazione di tessuto fibroso attorno agli impianti, ma la vera causa è un’eccessiva quantità di micromovimento all’interfaccia osso-impianto durante il periodo di guarigione: è bene cercare di non supererare il range critico di micromovimento compreso tra i 50 e i 150 μm.
L’utilizzo di queste strutture in fibra di vetro permette di ottenere una stabilità ottimale con una rigidità della struttura, tale da garantire il successo implantare a lungo termine.

Maurizio Colombo
Libero professionista a Meda