Paziente con elemento 23 non più recuperabile, è stata sottoposta a PET (Partial Extraction Therapy), terminologia recentemente introdotta dal dottor M. Salama.
La PET, proposta come tecnica da Hurzeler nel 2010 con il nome di Socket Shield (Hürzeler MB, Zuhr O, Schupbach P, Rebele SF, Emmanouilidis N, Fickl S. The socket-shield technique: a proof-of-principle report. J Clin Periodontol. 2010 Sep;37(9):855-62.), prevede l’asportazione parziale della radice con il mantenimento della lamina dentale vestibolare. La tecnica impedisce il collasso della parete vestibolare evitando sia il riassorbimento del “bundel bone”, sia lo shrinkage dei tessuti molli.
In questo case report, lo studio in imaging 3D ha consentito uno studio anticipato della morfologia della radice, sia della sovrapposizione sull’impianto fornendo dati utili sul BIC (Bone Implant Contact). È stato possibile costruire una dima chirurgica di tipo safe con controllo della profondità ed asse di inserzione dell’impianto.
L’intervento è molto conservativo e i pattern di guarigione molto favorevoli.
Sono necessari maggiori dati a lungo termine mentre i risultati a breve (2-3 anni) appaiono rilevanti rispetto alla stabilità dimensionale dei tessuti.
Il presente case report verrà aggiornato con il follow up protesico e una misura a 3 mesi dello spessore vestibolo-linguale dell’area 23, che verrà confrontato con quella iniziale utilizzando il metodo della “superimposition” tra le impronte digitali.
Autori: Armando Ponzi, libero professionista in Roma
Nicola Illuzzi, libero professionista in Roma

Armando Ponzi
Libero Professionista in Roma
Complimenti per il bel caso Armando.
Tecnica interessante ed ottima documentazione iconografica.
Enzio,
ti ringrazio per il commento. Nel follow-up condividerò le variazioni dimensionali dello spessore vestibolo-buccale, per capire come la PET possa incidere in modo favorevole sui fenomeni di riassorbimento post-estrattivi.